La storia: Francesco, di San Donà di Piave, a 22 anni porta i Boeing 737 e vola con Ryanair

Il giovane è già pilota di linea, ha firmato con la compagnia irlandese. «Ora potrò fare ciò che ho sempre desiderato fin da bambino»

Giovanni Cagnassi
Il 22enne Francesco Lisa di San Donà di Piave, in posa vicino a un aereo della Ryanair
Il 22enne Francesco Lisa di San Donà di Piave, in posa vicino a un aereo della Ryanair

SAN DONA’ DI PIAVE. Sognava di fare il pilota e a 22 anni ha realizzato il suo sogno. Francesco Lisa di San Donà è diventato pilota di linea Ryanair. Un sogno coltivato da quando era bambino e che ora si è realizzato nel migliore dei modi con il brevetto di volo, le autorizzazioni e la firma del contratto di lavoro.

Francesco sarà in plancia di comando e volerà in Italia ed Europa. Da piccolo, appassionato da sempre di aerei, costringeva i genitori a comprargli un aereo giocattolo ogni qualvolta si presentava l’opportunità. Quando nei cieli vedeva o sentiva sorvolare un aereo, si precipitava subito in strada per osservarlo con passione e in contemplazione.

Questa passione è rimasta nell’adolescenza fino a coronare il suo sogno. Francesco, nato a Battipaglia (SA), è figlio di Pietro, sottufficiale dei carabinieri in servizio alla Compagnia di San Donà di Piave, e di Assunta Oliviero, docente di scuola primaria alla Silvio Trentin. Papà è originario della provincia di Messina, mentre la moglie della provincia di Caserta. La figlia Federica, sorella maggiore di Francesco, si è laureata in Inghilterra, e lavora come chimico in un’azienda a Cambridge.

Tutta la famiglia ha trascorso un periodo di 4 anni in Africa, a Nairobi (Kenya) dove il militare ha lavorato all’ambasciata italiana. Francesco e Federica in quel periodo hanno frequentato la scuola internazionale e al rientro in Italia, Francesco si è iscritto all’Istituto Aeronautico “Fleming” di Treviso, diplomandosi nel 2018 in “Trasporti e logistica – conduzione del mezzo aereo”.

Lo ha aiutato molto la conoscenza delle lingue, in particolare l’inglese che ha appreso alla scuola internazionale. Ma ciò che è stato più importante e lo ha aiutato in questi anni di studio, è stata la determinazione che anche i genitori hanno evidenziato e incoraggiato. Lui ha sempre sognato di volare un giorno e ci ha creduto fino in fondo. A ottobre 2018, ha iniziato il corso Atpl (Air Transport Pilot License) alla Oxford Aviatiin Academy.

«Durante i primi 6 mesi ho svolto un intenso addestramento teorico», racconta, «che prevedeva il completamento di 750 ore di lezioni e il conseguimento di 14 esami. Successivamente sono andato in Arizona (Usa) per il corso base di volo e rientrato a Oxford per conseguire il brevetto di volo Cpl (Commercial Pilot License) e l’abilitazione al volo strumentale. Ho partecipato a un corso di 3 giorni, reso recentemente obbligatorio dalle autorità europee, che consente ai piloti di riconoscere e recuperare il velivolo in situazioni anomale di volo. Infine, ho completato un breve corso denominato Mcc (Multi Crew Cooperation) tra i Paesi Bassi e il Belgio che qualifica il pilota a lavorare con un equipaggio plurimo».

I corsi sono proseguiti con altri mesi di intensa preparazione teorica e pratica. L’addestramento è stato portato a termine tramite un corso Atpl Integrato nel mese di novembre 2021.

Ha ottenuto la licenza di volo e, nonostante le problematiche dovute alla Brexit e l’inaspettato arrivo della pandemia, ha iniziato a inoltrare domanda alle varie compagnie con posizioni aperte per trovare un posto di lavoro come pilota nel mondo aeronautico civile.

Sogno che si è realizzato nel 2022, quando ha ottenuto un colloquio in Irlanda con la compagnia Ryanair. Superato il colloquio, ha iniziato un intenso percorso abilitativo di due mesi per la conduzione del Boeing 737, riuscendo a ultimare l’abilitazione con successo ad agosto. Francesco si è anche laureato in “Air Transport Management” ed è volontario alla Croce rossa di San Donà.

«Per me si è realizzato un sogno», ha concluso il neopilota, «adesso potrò fare ciò che ho sempre desiderato e per cui ho studiato e mi sono preparato con impegno. Non è stato facile ma sono arrivato al traguardo».

Una gioia condivisa tra tutta la famiglia molto unita che in questi giorni è volata in Inghilterra e tornerà a breve a San Donà dove il capofamiglia Pietro è apprezzato carabiniere della compagnia sandonatese ormai da diversi anni in servizio nella sede di via Carbonera.

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