La stazione cambia ancora look domani apre la nuova biglietteria
Quattro sportelli di vendita, uno per il servizio alla clientela, sette biglietterie self-service che diverranno dieci nell’arco delle prossime settimane. Dopo il trasloco che avverrà nel corso della notte apre domani mattina - anche se l’orario non è ancora certo - la nuova biglietteria della stazione ferroviaria.
È un ulteriore tassello che va a riqualificare l’area d’accesso alla ferrovia, al centro di un imponente lavoro di ristrutturazione, con un investimento complessivo da parte di Grandi stazioni di oltre 18 milioni di euro: 7 per la ristrutturazione interna, 7 per il parcheggio a più piani che verrà realizzato nell’area compresa tra la stazione vera e propria e il nuovo bicipark, più altri quattro milioni per una serie di lavori come la nuova centrale termica e l’installazione di 44 telecamere per la video-sorveglianza. La nuova biglietteria è stata ricavata in una sala, più accogliente della precedente, all’ingresso della stazione, e anche nella nuova sede manterrà gli stessi orari di apertura: dalle 6 alle 21.
Negli spazi della vecchia biglietteria, subito dopo il trasferimento di domani, inizieranno i lavori per l’allestimento degli sportelli di Freccia Club e il nuovo punto vendita di Ntv e di Italo, che sarà quindi in una posizione più centrale. La riqualificazione della stazione prevede anche l'apertura di undici negozi, tra i quali una libreria e una farmacia, due ristoranti, due edicole, un nuovo deposito bagagli mentre sono già a disposizione dei viaggiatori 122 metri quadri di toilettes, con 13 bagni con ingresso a pagamento, come avviene ormai in quasi tutte le grandi stazioni.
La riqualificazione dell’area di Mestre passa anche per il nuovo bicipark da 800 posti, aperto lunedì, e dal prossimo abbattimento di quello vecchio, in piazzale Favretti - dove oggi si fermano i taxi - dove dovrebbe sorgere un albergo con accesso diretto alla stazione ferroviaria. L’apertura dei negozi è prossima, per l’apertura dell’albergo bisognerà aspettare ancora un po’. (f.fur.)
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