La stampa tedesca: "Rischio attentati sulle spiagge italiane, lo dicono i servizi". Esplode la rabbia di Zaia: "Vergognoso"

Lo scrive il quotidiano tedesco Bild, citando gli 007 italiani: "Terroristi potrebbero travestirsi da venditori ambulanti". Il governatore: "Una leggerezza che mette a rischio il nostro turismo"
Venditori abusivi sulle spiagge del litorale veneziano
Venditori abusivi sulle spiagge del litorale veneziano

VENEZIA. È allarme terrorismo sulle spiagge europee, in particolare in Italia e Spagna. È quanto scrive oggi il quotidiano tedesco Bild, citando i servizi segreti italiani che avrebbero contattato quelli tedeschi. «Terrorismo pianificato sulle nostre spiagge!», si legge in apertura del sito della Bild precisando che «attentatori suicidi potrebbero arrivare sulle spiagge europee travestiti da venditori ambulanti».

L'home page del quotidiano tedesco Bild
L'home page del quotidiano tedesco Bild

Immediata la reazione, molto arrabbiata, del presidente del Veneto, Luca Zaia, che ci vede lo zampino della denigrazione, per mandare all'aria la stagione estiva del litorale veneto, che ha nei turisti tedeschi - da sempre - uno dei suoi fulcri insostituitibili: “Trovo vergognoso e scandaloso dare una notizia di questo tipo con una leggerezza sconvolgente, facendo finta di ignorare l’impatto che ha sull’opinione pubblica e le conseguenze nefaste che può avere sull’economia di interi Paesi. Non sto dicendo di sottovalutare i possibili pericoli, ma le modalità e i tempi con cui oggi si lancia questo allarme appaiono, anche ripensando a situazioni simili già vissute in passato, scorrette e furbescamente mirate”.

Il governatore del Veneto Luca Zaia
Il governatore del Veneto Luca Zaia

Notizia che successivamente ambienti di intelligence hanno valutato come "destituita di fondamento": "Non risultano informazioni di questo genere", ha spiegato una fonte all’agenzia Agi, smentendo anche di aver segnalato ai colleghi tedeschi quanto rivelato dal popolare quotidiano. Ma intanto il sasso è stato gettato. Le spiagge europee nel mirino dell’Isis - secondo il giornale tedesco Bild, che martedì 19  ha la notizia in apertura di home page - sarebbero non solo quelle italiane (sull’Adriatico e sul Tirreno), ma anche la Costa del Sol in Spagna e i litorali della Francia meridionale. L’intelligence italiana avrebbe ricevuto la soffiata da una fonte «attendibile» in Africa: aspiranti kamikaze avrebbero già approntato piani «concreti» per camuffarsi da migranti.

Il Copasir: "Mai nessuna allerta dai servizi per attentati in spiaggia"
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“La cosa più grave", prosegue da parte sua il presidente veneto Zaia, "è che si citino i servizi segreti italiani che avrebbero contattato quelli tedeschi sui possibili attentati terroristici nelle nostre spiagge. Se così fosse, sarebbe inaccettabile che noi venissimo a sapere di tali rischi da un’agenzia di stampa e per di più da Berlino. Sono il Governo e il ministro dell’Interno che devono chiarire al più presto, senza tergiversare, questa situazione. Delle due l’una: o la notizia è vera e quindi si spieghi agli italiani perché devono venire a sapere dalla stampa tedesca, nemmeno fosse un bollettino meteo, che i luoghi nei quali vivono e lavorano sono sotto la minaccia incombente dell’Isis; oppure la notizia è priva di ogni fondamento e allora il Governo intervenga immediatamente per denunciarne la falsità e per impedire che un’economia trainante come quella del turismo balneare, che nel solo Veneto conta ben 25 milioni di presenze annue, subisca danni ingenti a causa di una bufala diffusa ad arte”

Il terrorismo jihadista aveva già preso di mira una spiaggia in Tunisia, a Sousse: alla fine di giugno del 2015, un 23enne armato di kalashnikov aveva ucciso 38 turisti, tra cui britannici e alcuni tedeschi. A gennaio, poi, due terroristi arrivati via mare avevano attaccato un hotel di Hurghada, la perla balneare egiziana sulla costa continentale del Mar Rosso, ferendo a coltellate tre turisti (due austriaci e uno svedese) prima di essere uccisi dalle forze di sicurezza. Non è mai stata confermata l’indiscrezione secondo cui un terrorista aveva una cintura esplosiva.

 

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