La spiaggia per naturisti vicina alla foce del Piave

Jesolo. La giunta pensa a un tratto di 3-400 metri di arenile transennato Il sindaco Zoggia: «Stiamo aspettando i regolamenti attuativi dalla Regione»
cartello di avviso innaugurazione spiaggia naturista jesolo ve - Il cartello che delimita l'inizio della spiaggia naturista
cartello di avviso innaugurazione spiaggia naturista jesolo ve - Il cartello che delimita l'inizio della spiaggia naturista

JESOLO. Spiaggia naturista al lido, mancano ancora i regolamenti attuativi perché Jesolo possa avere la sua spiaggia per il sole integrale. Un tratto che sia adatto è stato comunque trovato. Sarà nel comparto 30 in Pineta al lido est, dai 300 ai 400 metri circa di spiaggia delimitata a ovest da barriere ecosostenibili e a est, verso Eraclea, dalla foce del Piave. I naturisti potrebbero così prendere il sole sulla spiaggia, con la battigia libera per il passaggio come previsto per legge.

L’occasione per discuterne è stata l’interrogazione presentata da Daniele Bison e Ilenia Buscato con tutta l’opposizione, primo firmatario Giorgio Pomiato, per incalzare il Comune su un progetto ancora incompiuto nonostante il clamore. La legge regionale è stata approvata, mancano però i regolamenti attuativi e, per il momento, la spiaggia per naturisti per l’estate 2015 è ancora in forse.

Il consigliere Alessandro Perazzolo, promotore della spiaggia con l’associazione Anaa-Treviso, si è detto sereno riguardo alla questione: «Ringrazio la Regione per l’impegno e la volontà nell’avere approvato velocemente la legge, e ora, a breve, i regolamenti per poter completare l’iter da parte dell’amministrazione. Ringrazio la giunta e il sindaco oltre ai consiglieri che all’unanimità sono concordi nel progetto e non mollerò».

Bison, Pomiato e tutta l’opposizione però ritengono che tutto, compreso l’entusiasmo di Perazzolo, sia l’ennesima bolla di sapone, senza che questa spiaggia trovi mai attuazione. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha letto la sua relazione. «La precedente amministrazione», ricorda, «si è occupata della problematica del naturismo con l’assunzione della delibera di giunta Comunale 147 del 2011 con oggetto “individuazione del tratto di arenile all’esercizio della pratica naturista” e con l’emissione della successiva ordinanza 116. Noi siamo insediati dal 2012 e l’azione politica del consigliere comunale Perazzolo, del consigliere regionale Bassi e l’interessamento delle associazioni naturiste hanno portato all’approvazione della legge regionale sul “riconoscimento e la valorizzazione del turismo naturista”. L’associazione Anaa Veneto Fkk ha più volte presentato all’amministrazione comunale l’interesse alla realizzazione di un villaggio naturista in area privata di destinazione urbanistica idonea, ma non è stata ancora presentata alcuna proposta progettuale. La mancata presentazione è legata anche all’incertezza sull’individuazione del tratto di arenile da destinare all’attività naturista, cosa che faremo una volta che il quadro sarà completo».

Giovanni Cagnassi

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