La spiaggia del Des Bains al Lido di Venezia rivive con il beach club “1900”

Il progetto presentato alla Bit di Milano: a gestire la spiaggia una società con l’imprenditore Alessandro Berton e l’albergatrice Michela Cafarchia

Rivivrà con una gestione “veneziana doc” la celebre spiaggia del Grand Hotel des Bains al Lido di Venezia, che fu testimone dell’ascesa dell’alta borghesia veneziana del Novecento. Il beach club si chiamerà “1900”.

L’annuncio è stato dato nel corso della Bit 2023, la Fiera internazionale del viaggio a Milano. Un battesimo informale che ha visto il Veneto del turismo scalpitare per accelerare i tempi di kick off del progetto. È stata l’occasione perfetta per il lancio della stagione balneare 2023 delle spiagge venete, in pieno sorpasso rispetto ai competitors dell’Adriatico.

Coima Sgr, società di gestione del Fondo Lido di Venezia II, concessionaria attraverso la partecipata Lido Spiagge S.r.l. della spiaggia del Grand Hotel des Bains, ha selezionato come nuovo gestore DBLido S.r.l., società di cui è amministratore unico Alessandro Berton, imprenditore e rappresentante del mondo balneare veneto. Già presidente di Unionmare Veneto e attivissimo nelle delicate fasi del discusso recepimento della direttiva n. 2006/123/CE ‘Bolkestein’ in Italia, Berton si è distinto negli ultimi anni per una visione illuminata e per importanti e consolidati rapporti istituzionali.

Al suo fianco la nota albergatrice e ristoratrice Michela Cafarchia – presidente del Consorzio Venezia e il suo Lido – rappresenta la garanzia di un profondo legame della proprietà con il mondo veneziano, capace di reggere e trainare il settore alberghiero negli anni travagliati della pandemia e del post Covid, caratterizzato dalle incertezze degli aumenti dei costi energetici e dagli scenari bellici tra Occidente e Russia.

Questa squadra affiatata, punta a raggiungere risultati in tempi record grazie alla realizzazione di un beach club con un format innovativo che sappia soddisfare gli affezionatissimi veneziani ed intercettare rilevanti flussi di ‘high-spending tourists’.

Le reazioni positive a Venezia e terraferma non si sono fatte attendere. Anche l’assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner ha accolto con entusiasmo le buone nuove del Lido: “E’ una notizia che ci fa certamente ben sperare quando degli imprenditori veneti si uniscono per promuovere dei luoghi storici che furono avanguardia del Turismo nella nostra regione. E il Lido di Venezia è un gioiello che merita particolare tutela e attenzioni per cui la Regione Veneto sta dimostrando molto interesse e sensibilità. Con questa nuova iniziativa imprenditoriale auspico un rilancio dell’intero sistema del Lido. Sono convinto che ci siano tutti gli ingredienti giusti per una ricaduta positiva per tutto il territorio e l’immagine turistica del Veneto su scala internazionale.”.

L’amministrazione di Venezia è già stata coinvolta e promette appoggio al piano di rinascita della spiaggia del Des Bains e di tutto il Lido con l’assessore Simone Venturini: “Questa importante novità, ora che la bella stagione si avvicina, è una notizia importante per tutta l'isola. C'è molto fermento nel settore anche grazie al gioco di squadra tra pubblico e privato e questo è un elemento da salutare con grande soddisfazione. Nei prossimi mesi non mancheranno le novità in vista di un'estate che già si preannuncia dai numeri importanti.”.

Ad oggi il calendario di rilancio ha già alcune date evidenziate: la presentazione ufficiale si svolgerà a marzo durante l’ITB di Berlino in un contesto internazionale, mossa particolarmente apprezzata dalle istituzioni regionali al lavoro da anni per sistematizzare l’offerta turistica delle spiagge venete sotto l’egida di Venice Sands e The land of Venice.

Le aspettative sono molto ambiziose e si prevedono importanti investimenti sia dal punto di vista strutturale, che da quello promozionale. L’idea alla base del progetto della nuova gestione della spiaggia è quella di non rinverdirne solamente i fasti, ma rilanciarne l’immagine nella società odierna contestualizzandola ai profondi mutamenti occorsi nell’era del digitale.

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