La Soprintendenza indicò dei lavori per il deposito Gpl
CHIOGGIA. La Soprintendenza non è mai stata coinvolta, ufficialmente, nell’iter autorizzativo dell’impianto gpl, ma in sede di analisi in Provincia per il non assoggettamento a Via ha indicato alcune prescrizioni per la realizzazione delle fondazioni dell’impianto. Può sembrare un controsenso, invece le cose sono andate così.
Che la Soprintendenza abbia dato delle indicazioni su come impostare i lavori lo si apprende direttamente leggendo il testo della proroga concessa dal Ministero dello sviluppo economico a Costa Bioenergie. Il Mise spiega di concedere altri due anni alla ditta perché nella fase iniziale del cantiere sono stati necessari degli interventi più lunghi del previsto per adempiere alle indicazioni sopraggiunte dalla Soprintendenza. Il Ministero dei beni culturali però, un mese fa, ha comunicato al Comune che manca l’autorizzazione paesaggistica che doveva concedere la Soprintendenza in sede di commissione di Salvaguardia e ha ordinato al Comune di procedere con l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. «Può sembrare in effetti strano», spiega Roberto Rossi, presidente del comitato No Gpl, «ma sono due percorsi diversi. In un caso abbiamo la Soprintendenza che viene coinvolta dall’ex Provincia in fase di non assoggettamento alla Valutazione di impatto ambientale, dall’altro abbiamo una Conferenza dei servizi in cui il Mise non ha invitato il Ministero dei beni culturali né la commissione di Salvaguardia. Un’assenza pesante che ha comportato l’assenza del parere sull’impatto ambientale e paesaggistico. È evidente che la Soprintendenza sapeva dell’esistenza del cantiere, ma se un ente non viene richiesto del suo parere non può dire nulla di ufficiale».
Il comitato in questi giorni sta lavorando alla raccolta fondi per poter compartecipare alla difesa nel ricorso al Tar che Costa Bioenergie sta predisponendo per opporsi all’ordinanza comunale di ripristino dello stato dei luoghi. «Non è facile», spiega Rossi, «alcuni commercianti ci stanno dando una mano esponendo cassettine di raccolta fondi nei loro negozi. Per noi il supporto della città è fondamentale». (e.b.a.)
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