La soprintendente Codello: «Cosa penso delle grandi navi? Che sono grandi»

VENEZIA. L’hanno accusata di non prendere posizione sulla questione grandi navi. E lei, la soprintendente ai beni architettonici di Venezia Renata Codello, si mostra fedele alla sua linea. Anche nell’ultima intervista televisiva andata in onda ieri sera su «Tv Sette», trasmissione di approfondimento del Tg1. «Cosa pensa quando dal suo ufficio vede passare le grandi navi?», chiede l’intervistatrice. «Penso che sono delle grandi navi», risponde serafica la Soprintendente Codello.
«Non è mio compito denunciare - aggiunge in un’altra parte dell’intervista - Esiste una struttura, c’è il ministero, c’è lo stesso ministro». «Ma Venezia rischia di perdere il suo straordinario patrimonio architettonico?» chiede l’intervistatrice. «Assolutamente no», risponde Renata Codello.
Il sindaco Orsoni: "Attacchi ingiustificati". “L’attacco di Italia Nostra alla soprintendente di Venezia è totalmente gratuito e ingiustificato”. Così, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, commenta con biasimo l’accusa che la sezione veneziana di Italia Nostra ha lanciato in queste ore nei confronti della Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna.
“L’architetto Codello – aggiunge Orsoni - è sempre stata attenta alle problematiche di Venezia nell’ambito delle sue competenze e ha seguito, in sintonia con il Comune, con le diverse Amministrazioni che si sono succedute, i temi complessi e delicati della città e della sua Laguna. Mi meraviglio dunque di questi attacchi non documentati e privi di ogni fondamento tendenti a coinvolgerla anche nella sfera di azione di altre amministrazioni dello Stato”.
Cristiano Chiarot (La Fenice): "Polemiche ingiuste". Il sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot, a proposito delle polemiche relative alla soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici Renata Codello ha dichiarato: «in questi anni ho avuto con lei un confronto sempre molto attento alle problematiche complesse di una città straordinariamente delicata come Venezia. Ho trovato una interlocutrice competente e sensibile. Mi paiono ingiusti gli attacchi che le sono stati portati in questi giorni e soprattutto ingiustificati nei toni e nei contenuti.» Chiarot ha proseguito facendo riferimento al Festival dell'estate organizzato quest'anno con successo dalla Fenice a Venezia e, in particolare, a Palazzo Ducale. «La nostra presenza in un luogo tanto importante - ha detto - è stata trattata dalla soprintendente Codello con grande professionalità, imponendoci vincoli mai ideologici ma improntati con intelligente severità alla tutela di un patrimonio che appartiene al mondo». «Mi auguro - ha concluso Chiarot - che con senso di responsabilità si sappia tutti ritornare a un confronto non rancoroso e miope. Un confronto di cui Venezia ha bisogno e che tutti i veneziani auspicano».
Baratta (Biennale): "Accuse sommarie a soprintendente". «Siamo stupefatti nell'udire accuse sommarie contro la Soprintendenza ai Beni architettonici di Venezia». Lo dichiara Paolo Baratta, presidente della Biennale, in relazione all'attacco che Italia Nostra ha lanciato contro la soprintendente Renata Codello. «La Biennale ha in questi anni intrattenuto rapporti continui e intensi con la Soprintendenza di Venezia - ricorda - sia in occasione delle mostre, quando essa deve effettuare centinaia e centinaia di verifiche di compatibilità all'interno degli spazi di mostra e all'esterno, in tutta la città (padiglioni dei paesi, mostre collateral, ecc.), sia per quanto riguarda le realizzazioni sui siti in concessione o in consegna, sui quali da anni la Biennale è impegnata in prima persona in impegnativi e complessi interventi finalizzati alla rivitalizzazione di spazi abbandonati o a restauri scrupolosi di edifici storici». «Giudichiamo il rapporto intrattenuto con la Soprintendenza, così come con la Direzione regionale, un esempio di alta qualità amministrativa, e di eccellenza nei rapporti istituzionali - conclude Baratta - dove le professionalità costantemente si stimolano a vicenda su tutti i diversi aspetti degli interventi di ripristino, restauro e riqualificazione».
Costa (Porto): "Non posso costringere navi ad andare a Trieste". «Mi va bene che il traffico crocieristico se dirottato da Venezia vada a Trieste. Ma non posso costringere nessuno». Lo ha detto a Trieste il presidente dell'Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, intervenendo a una tavola rotonda sui porti dell'Alto Adriatico. «Il problema - ha spiegato Costa - non è che io "mando" le navi da crociera a Trieste, io posso solo non farle entrare a Venezia. Io posso solo dire che, in attesa di una soluzione definitiva che riguarda il modo in cui stiamo cercando di intervenire sul caso veneziano, ci possono essere alcuni anni in cui siamo disposti a rinunciare ad alcune tipologie di crociere e quindi - ha concluso - se queste vengono dirottate a Trieste siamo contenti».
Crisi di governo mette a rischio riunione di governo su grandi navi. Difficile che lunedì, con la crisi di governo in atto possa svolgersi la prevista riunione tra il premier Enrico Letta e i ministri interessati quello dell'Ambiente Andrea Orlando e il titolare del dicastero ai lavori pubblici Maurizio Lupi. Restano invece confermate sempre per lunedì le audizioni della commissione Trasporti: alle 17 l’audizione del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e del presidente dell’Autorità portuale di Venezia Paolo Costa; alle 18.30 l’audizione di rappresentanti di Confitarma.
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