La società va bene? Ti licenzio. Proteste alla Green Power

MIRANO. Venticinque anni o poco più, assunti da poco con prospettive di carriera, invece già a rischio licenziamento. Scioperano in strada i ragazzi della Green Power di Zianigo, che opera nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili. Nei giorni scorsi una lettera ai lavoratori, divisi tra le sedi di via Varotara e via Accopè Fratte, ha prospettato il licenziamento di 36 dei 71 dipendenti del gruppo.
Giovani geometri, ingegneri, tecnici assunti negli ultimi anni per permettere all’azienda di diventare leader nel suo campo e oggi a rischio licenziamento, dopo che il gruppo guidato dai fratelli Christian e David Barzazi ha di recente ceduto il 51% del capitale sociale a GGP Holding Srl, società controllata dalla milanese Innovatec Spa, per un controvalore di 7,6 milioni di euro.
Ora gli esuberi: «Non si capisce perché», afferma il delegato della Fiom-Cgil Giuseppe Minto, «la società gode di ottima salute: sì il fotovoltaico è in crisi, ma i bilanci dell’azienda sono in attivo». I sindacati accusano invece il gruppo di aver effettuato una manovra speculativa per scaricare sui lavoratori il costo delle compravendite azionarie. Ieri una trentina di loro hanno manifestato ai cancelli della sede di Zianigo, la stessa dove nel 2013 si consumò l’ormai celebre sexy-siparietto tra Silvio Berlusconi, in visita all’azienda e l’area manager del gruppo Angela Bruno.
Oggi contro i vertici aziendali urlano gli stessi giovani dipendenti: «Ci avete tradito e illuso», gridano dalla strada mentre distribuiscono volantini agli automobilisti. Oltre alla Fiom è sceso in strada, a sostegno dei lavoratori, anche il circolo locale de La Destra, mentre in tarda mattina hanno portato la loro solidarietà anche il sindaco Maria Rosa Pavanello e l’assessore al Lavoro Cristian Zara.
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