La Sla non ferma Jacopo Barbaro. All’asta per beneficenza le sue maglie dei campioni

Promessa del calcio, in camera con Alex Del Piero, nel 1999 è stato costretto a fermarsi la malattia ha paralizzato il suo corpo, ma non il suo amore per gli altri e la sua generosità 

CAVALLINO TREPORTI. «Donare mi gratifica ed appaga molto più che ricevere».



È la risposta spontanea, quasi disarmante, di Jacopo Barbaro, 43enne ex calciatore che combatte contro la Sla da 15 anni, a chi lo ha elogiato su Facebook per la sua decisione di mettere in vendita, ad offerta libera, sette maglie autografate dai campioni di calcio della sua preziosa collezione accumulata in questi anni nella casa di Cavallino-Treporti dove vive con la mamma ed il fratello Francesco.



Il ricavato della vendita sarà devoluto ai progetti natalizi di solidarietà ed abbattimento delle barriere architettoniche coordinati dalla Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Cavallino-Treporti. Come se non avesse già donato abbastanza in questa vita, lui che in gioventù da promessa del calcio veneto per un anno aveva condiviso l’appartamento con l’amico e compagno di squadra nei Giovanissimi e nelle squadre del settore giovanile del Calcio Padova, Alessandro Del Piero, prima di essere costretto a soli 24 anni a rinunciare alla carriera calcistica e ad appendere le scarpe chiodate al muro per la diagnosi irreversibile di Sla.

Era il 1999 e militava nelle file del Conegliano, quando la malattia si manifestò per la prima volta sotto forma di una difficoltà progressiva nel camminare. La Sla gli ha paralizzato via via tutti i muscoli, tanto da non potersi più muovere né parlare. Oggi Jacopo riesce a respirare autonomamente, anche se a volte si rende necessario l’uso dell’ossigeno.

«Questo dono fa parte della naturale generosità del suo animo, voleva solo far felice qualcuno tramite Uildm», confermano la madre e il fratello del campione originario di Burano: un tempo nel calcio, ora nella vita. Ama far regali, Jacopo Barbaro: in questi giorni pre natalizi fa i suoi acquisti on line per parenti e amici, comandando il computer attraverso i movimenti degli occhi, grazie al suo comunicatore ottico che lo tiene in connessione col mondo tramite la rete internet.

Ora la decisione di dare in beneficenza la sua collezione di magliette di campioni. Una decisione che ha suscitato la commozione ed approvazione dei suoi amici dei social, che hanno subito dato luogo ad una vera e propria gara di solidarietà, tanto che in soli due giorni ne ha già vendute più della metà.

Delle sette maglie autografate, sono già state vendute quella della Juventus col numero 10 firmata da Alessandro Del Piero e quella dell’Inter col numero 4 autografata dal difensore centrocampista Javier Zanetti: le ha acquistate il suo amico calciatore Luigi Sartor facendo un’offerta riservata molto generosa.

Un’altra, sempre bianconera col numero 23 firmata dal centrocampista Arturo Vidal, l’ha acquistata l’ex suo compagno di squadra dell’Alvisiana, Andrea Gavagnin, offrendo 200 euro. La maglia del Napoli numero 7, originale, dell’attaccante spagnolo Jose Maria Callejon, è stata acquistata a 150 euro dalla tifosa della squadra partenopea, Barbara Spada.

In vendita ancora tre maglie tra cui una della Nazionale di Mario Balotelli e una del Milan indossata dal calciatore italiano di origine egiziana Stephan El Shaarawy. Per informazioni ed eventuali offerte per le maglie rimanenti contattare il numero 3384693646 oppure il cellulare del portavoce Uildm, Franco Bastianello, 3939075476. –

Francesco Macaluso
 

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