La Signora del caffè Alla Bragora il centro della torrefazione
Gigliola Girani, 86 anni, manda avanti l’azienda di famiglia dal 1951. È la più antica della città, ha resistito allo sfratto

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.03.2018. Torrefazione Bottega Girani Caffè. Castello 3726, Campo della Bragora.
VENEZIA. Molte attività chiudono. Ma c’è anche qualcuno che resiste. Come la tostatura del caffè, un’«arte» antica e tipicamente veneziana, che continua come una volta in campo della bragora, a Castello. Merito di Gigliola Girani, energica signora di 86 anni, erede della celebre famiglia di produttori di caffè. In campo di San Giovanni in Bragora a Castello, continua con successo la sua storica attività un’eccellenza veneziana. Macchine d’epoca come la «Vittoria», degli anni Cinquanta («La Ferrari delle tostatrici», la definiscono gli operai), una ricetta antica e una grande passione.

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 15.03.2018. Torrefazione Bottega Girani Caffè. Castello 3726, Campo della Bragora. Nella foto la Signora Gigliola Girani.
Così il caffè Girani resta uno dei grandi marchi internazionali made in Venice. E la torrefazione della signora Gigliola la più antica della città. Fondata nel 1928, con sede in salizzada San Stae, in un edificio a tre piani, con le macchine al piano terra e per strada l’inconfodibile aroma del caffè appena tostato. Operazione delicata, con un temperatura di 200-240 gradi che prepara i chicchi di caffè e li rende pronti per la macinatura. «A fondare la nostra azienda di famiglia mio padre Giuseppe, all’inizio del secolo», racconta la signora, che a dispetto dell’età lavora a pieno ritmo e organizza le fasi della produzione. Dal 1951 è lei, oggi aiutata dalle figlie, a dirigere la Torrefazione
Una tradizione molto radicata a Venezia, quella del caffè. Grazie ai commerci con l’Oriente proprio in laguna nasce la tradizione del caffè. Nel 1683 la prima Coffee house, qualche anno dopo l’apertura di quella forse più famosa nel mondo, il caffè Florian sotto le Procuratìe Nuove in piazza San Marco. Tradizione che continua e si consolida nel Novecento per la vicinanza con Trieste, il porto dove arrivano da tutto il mondo le migliori qualità di caffè.
Ecco allora nascere torrefazioni famose come la Marchi-Costarica in rio terà San Leonardo a Cannaregio, il caffè Leone a Rialto.
E Girani. La particolarità è che qui a mandare avanti l’azienda è ancora la signora Giglioli. Che dal 1951 si occupa di miscele e di qualità di caffè. «Finché ho la forza vado avanti», sorride. Un personaggio noto in città, che adesso si è conquistato anche la simpatia degli abitanti di Castello e di campo San Giovanni in Bragora.
La nuova bottega-laboratorio della Bragora è abbastanza recente. Aperta qualche anno fa, dopo che la famiglia Girani aveva subito lo sfratto dalla sua sede storica di salizzada San Stae. Sembrava che l’attività dovesse chiudere. Invece proprio grazie alla determinazione della signora oggi raccontiamo una storia «controcorrente». Un’attività che non si è fermata, e anzi ha ripreso nuova linfa. Nella sede della torrefazione Girani oltre alla vendita del caffè si può assistere alle fasi della preparazione. Rimaste uguali al secolo scorso. Con la tostatura ad alta temperatura, la macinatura, la confezione.
Attività industriale che resiste in piena città storica. Grazie alla grinta e alla passione della signora Gigliola.
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