La sicurezza sulla Romea in Parlamento
CAMPAGNA LUPIA. «L’Anas presenterà entro giugno gli interventi necessari per la messa in sicurezza della Romea nel tratto tra Mestre e Chioggia. Ho avuto in queste ore incontri con i vertici della società e mi è stato assicurato che la partenza dei cantieri per la messa in sicurezza della statale 309 è la loro assoluta priorità». A dirlo è il deputato del Pd Michele Mognato dopo l’ennesima tragedia che mercoledì mattina ha portato alla morte di una giovane donna di 34 anni, Jessica Karen Quispe. La vicenda della pericolosità della strada arriva prepotentemente all’attenzione del Parlamento.
A sollevare la questione della messa in sicurezza era stato solo qualche giorno fa il deputato della lista “Fare” Emanuele Prataviera. Il parlamentare ha presentato una interrogazione direttamente al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. «Sulla Romea si registrano cinque incidenti al giorno», spiega Prataviera nella sua interrogazione, «e il suo indice di mortalità è più che raddoppiato rispetto alle altre statali. Non è solo questione di fatalità: la statale è stata pensata negli anni Sessanta, quando le automobili erano molto più piccole rispetto a quelle di oggi; inoltre la sua larghezza di media è compresa tra i 13 e 18 metri massimo, al di sotto quindi dei 25 previsti per legge per strade di questa importanza. Come spesso accade quindi, il problema riguarda la poca chiarezza e la mancanza di informazioni certe per la messa in sicurezza non solo di questo tratto stradale ma delle principale arterie di collegamento del Veneto. Interventi necessari alla riqualificazione e al potenziamento delle infrastrutture esistenti, al fine di migliorare la viabilità e la sicurezza dei cittadini e dei milioni di turisti che ogni anno visitano la mostra regione».
Ieri mattina intanto il sindaco di Campagna Lupia, Fabio Livieri, ha deciso di spedire una lettera all’Anas e al Ministero delle Infrastrutture.
La richiesta è chiara: la Romea va messa in sicurezza non con delle semplici asfaltature, ma con la separazione delle due carreggiate e l’allargamento delle stesse. Apponendo in mezzo un muretto divisorio o un guardrail.
Chiede la messa in sicurezza urgente della Romea anche il presidente del Comitato opzione Zero Mattia Donadel che punta però a vietare il traffico pesante lungo l’intero percorso della statale.
«Molti incidenti si verificano», spiega Donadel, «per il semplice fatto che colonne di camion e mezzi pesanti rallentano il traffico veicolare. I tir scelgono la Romea per tratti di lunga percorrenza perché non pagano pedaggio. Il prefetto dovrebbe decidere di vietarne il transito e ordinare che questi grandi autoarticolati vengano deviati sull’autostrada cioè sulla A 13 Padova Bologna». Nei mesi scorsi avevano chiesto la messa in sicurezza della strada con un progetto ad hoc anche i sindaci dei comuni di Mira, Codevigo e Campagna Lupia che avevano individuato nel tratto anche una serie di punti neri.
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