La sfida di sei candidati tra sicurezza e degrado

Test nazionale per la tenuta del M5S dopo i cinque anni di Alvise Maniero Il Pd punta a riprendersi l’ex roccaforte contro un centrodestra unito
MIRA. Mancano due giorni al voto e la campagna elettorale si è fatta incandescente dopo i problemi che hanno coinvolto uno dei sei candidati sindaco per la poltrona occupata per cinque anni da uno dei primi sindaci a 5 Stelle d’Italia: Alvise Maniero che ha deciso di non ricandidarsi e di pensare di più alla famiglia e allo studio. Alla mezzanotte di oggi scatta il silenzio elettorale e domenica si vota dalle 7 alle 23. Con oltre 38 mila abitanti, dei quali 31.290 chiamati al voto e all’eventuale ballottaggio del 25 giugno, Mira rappresenta un test a livello nazionale per verificare la tenuta del Movimento 5 Stelle dopo uno dei primi mandati di un sindaco portato a termine.


Fatta questa premessa i candidati sindaco, come è giusto che sia, ragionano a livello locale e tutti propongono nei loro programmi elettorali la ricetta per governare meglio il Comune.


Dalla sicurezza alla Sanità, dalla manutenzione delle strade alla valorizzazione delle frazioni, fino alle possibili soluzioni per promuovere l’occupazione e rilanciare il turismo, uno dei principali motori dell’economia di Mira. Sul fronte politico il centrosinistra punta a riprendersi quella che è stata una roccaforte per decenni, mentre il centrodestra gioca le sue carte compattandosi attorno ad Antonella Trevisan, candidato che sta affrontando alcune difficoltà legate al licenziamento dalla Burgo group per dei rimborsi spese che l’azienda contesta. C’è anche l’ala autonomista, rinfrancata dall’indizione del referendum a livello regionale e anche la sinistra radicale che si presenta con una propria lista e un candidato.


La partecipazione ai diversi confronti pubblici fa sperare a una buon afflusso alle urne.


I candidati a sindaco sono Elisa Benato, 52 anni, insegnante, Movimento 5 Stelle; Marco dori, 35 anni, giornalista pubblicista e ristoratore, sostenuto da cinque liste: “Marco Dori sindaco”, Pd, Gente di Mira, Noi Domani e Centro Democratico; Roberto Marcato, 64 anni, già due volte sindaco che corre con la lista “Mira siamo Noi”; Paolo Pizzolato, 59 anni, bancario, sostenuto dalla lista “Prima il Veneto”; Antonella Trevisan, 42 anni, psicologa del lavoro, corre per “Antonella Trevisan Sindaco”, “Uniti per Mira” e Lega Nord, e infine Lavinia Vivian, 27 anni, laureata in lingue straniere e sostenuta dalla lista della sinistra radicale “Mira in Comune”.


Quale saranno i primi atti da sindaco se verrà eletto ?


Elisa Benato:
«Migliorare lo sportello famiglie per dare risposte più veloci a chi ha bisogno; uno sportello antibullismo per i genitori e un supporto economico ai tanti che si trovano in difficoltà».


Marco Dori:
«Verificare le risorse in cassa lasciate dalla precedente amministrazione; immediata manutenzione delle pensiline Actv, dei guardrail sul Naviglio, e delle strade principali. Piccole cose ma importanti».


Roberto Marcato:
«Combattere il degrado urbano con interventi fermi da anni come il guardrail sul Naviglio, dove il Comune ha incassato i soldi dall’assicurazione ma non è più intervenuto, e la sistemazione delle strade più dissestate».


Paolo Pizzolato:
«Voglio uscire dal Municipio e portare l’amministrazione in tutte le frazioni che devono essere maggiormente coinvolte nella vita politica e sociale. Bisogna rilanciare le attività sociali ed essere più vicini ai bisogni dei residenti».


Antonella Trevisan:
«Mettere in sicurezza le strade, rifare i marciapiedi e abbattere le barriere architettoniche. Mettere al centro della vita sociale i cittadini e rendere più sicuri i gli spostamenti».


Lavinia Vivian:
«Sbloccare le case sfitte di proprietà o di gestione comunale, dieci delle quali potrebbero presto essere messe a disposizione di chi ne ha bisogno. Mettere in sicurezza la Romea e studiare ogni intervento per evitare gli allagamenti nelle frazioni».


Questione sicurezza, quali gli interventi che verranno promossi in caso di elezione?


Elisa Benato:
«Assumere nuovi vigili per poter assicurare controlli del territorio nella fascia serale, e costruire una nuova sede per il comando della polizia locale vicino a quella della Protezione civile. Sostenere l’organizzazione del Controllo del vicinato contro i furti nelle abitazione ed estendere i controlli anche alle attività commerciali».


Marco Dori:
«Promuovere l’assicurazione contro i furti nelle case coordinata dal Comune come accade in altri realtà; controllo del vicinato da potenziare e organizzare servizi di aiuto per gli anziani come fanno a Mestre con il programma “Ocio Ciò”, per evitare truffe e raggiri».


Roberto Marcato:
« Se c’è la possibilità, cercare di assumere altri agenti di polizia locale e potenziare il Controllo del vicinato, ma servono anche più assistenti domiciliari per la sicurezza dei nostri anziani. Attualmente il Comune può contare su una sola assistente a tempo pieno e tre part time. Bisogna invertire la forza lavoro».


Paolo Pizzolato:
«Aumentare i controlli serali nelle frazioni, promuovendo un maggior coordinamento tra le forze dell’ordine. Collaborare per i controlli anche con i rangers. Cercare di allargare l’organico della polizia municipale e partecipare ai bandi statali per accedere ai fondi che consentano di installare altre telecamere in tutto il territorio comunale».


Antonella Trevisan:
«Non possiamo avere 15 vigili per 40 mila abitanti. Serve uno sforzo per aumentare l’organico ma anche il coordinamento e per questo chiederò di far entrare anche Mira nella centrale unica di sicurezza di Venezia che già offre questo servizio ad altri Comuni della Città metropolitana».


Lavinia Vivian:
«Più che i furti mi preoccupa la sicurezza sanitaria dei cittadini e il problema dello smog, mai realmente affrontato. I dati della Prefettura confermano il calo dei reati anche se la percezione dei residenti è diversa. Punto alla pedonalizzazione di Riviera Silvio Trentin per permettere alla gente di camminare cercando di ridurre l’inquinamento causato dal traffico».


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