La sfida dei 5 candidati sui problemi di Jesolo

I problemi del turismo, l’erosione della spiaggia e lo sviluppo urbanistico sono i temi più caldi di una campagna elettorale molto sentita sul litorale
MORSEGO - DINO TOMMASELLA - JESOLO- EROSIONE SPIAGGIA DOPO MAREGGIATA
MORSEGO - DINO TOMMASELLA - JESOLO- EROSIONE SPIAGGIA DOPO MAREGGIATA
JESOLO. Il futuro del turismo, la spiaggia e la lotta all’erosione, lo sviluppo urbanistico. I cinque candidati sindaci si dovranno confrontare sui temi caldi della campagna elettorale che li vede su posizioni abbastanza allineate, almeno sulla necessità di tutelare l’ambiente e bloccare il cemento nella concezione del consumo zero. Oppure difendere la spiaggia che è il bene più prezioso. I candidati dunque si misurano su argomenti che diventeranno presto materia amministrativa, oggetto di piani e delibere di giunta o Consiglio comunale. Si tratta di consolidare una nuova filosofia nell’amministrare la città, perché oggi una località turistica ha una concorrenza feroce sia nella stessa Regione che in Italia o a livello internazionale.

La costa veneziana e Jesolo hanno beneficiato della situazione turbolenta in altri Paesi in guerra o dove impera il terrorismo. Tanti turisti in Europa hanno abbandonato mete quali Turchia, Egitto o Tunisia. Ma non durerà a lungo e quindi bisogna individuare al più presto le chiavi di lettura per il futuro dell’offerta turistica e dell’economia portante della città. Il voto sarà l’11 giugno per decidere chi vincerà e andrà a governare nei prossimi cinque anni. Se nessuno otterrà la maggioranza assoluta (50% più 1 dei voti), si andrà al ballottaggio domenica 25 giugno. I candidati a sindaco sono Alberto Carli (Lega Nord, lista Martin, Scelgo Jesolo e civica Jesolo con Daniele Bison), Sara Coletto (Movimento 5 Stelle), Christofer De Zotti (Jesolo Bene Comune e Indipendenza Veneta), Rodolfo Murador (Sinistra per Jesolo) e Valerio Zoggia (Forza Italia, lista civica Jesolo 365 Pd, Tutti per Jesolo, Forza Jesolo).

Cosa intende fare per combattere l’erosione marina?

Rodolfo Murador
: «Abbiamo organizzato un incontro con il naturalista Michele Zanetti che è stato particolarmente illuminante e quindi ha tracciato una strada da percorrere nei prossimi anni. I soldi buttati via finora per il ripascimento spingono a elaborare uno studio serio e competente per delle opere di protezione della spiaggia e senza che ci siano più speculazioni o affari».

Christofer De Zotti:
«Ci vuole un intervento strutturale davvero importante, con pennelli in roccia laddove siano necessari per frangere il mare, più eventuali opere che saranno ritenute necessarie in una soluzione strutturale definitiva. E se serviranno nuove risorse da investire, potremo mettere mano alla tassa di soggiorno per garatire ulteriori interventi che si renderanno necessari».

Sara Coletto
: «C’è, intanto, uno studio dell’Università di Padova dal quale partire come base che a nostro avviso va tenuto in considerazione e poi dovranno essere valutate anche tutte le soluzioni veramente efficaci per proteggere la spiaggia dall’erosione senza incorrere negli errori del passato».

Alberto Carli
: «Due gli interventi fondamentali per la spiaggia di Jesolo, che sono il ripascimento meccanico e poi anche i pontili sperimentali che permetteranno di difendere i tratti esposti all’erosione marina».

Valerio Zoggia
: «Ci vogliono dei pennelli nelle zone a rischio erosione, interventi nuovi attraverso gli accordi con la Regione e se il caso nuovi stanziamenti consistenti, come già abbiamo stabilito anche eliminando determinate opere quali il grande pontile davanti al Merville per ottenere nuove risorse da impiegare subito dopo la stagione estiva».

Quale futuro per il turismo jesolano?

Zoggia
: «Dobbiamo pensare a un turismo balneare che sia davvero al top a livello internazionale, porre attenzione alle piste ciclabili secondo un piano complessivo che prevede anche il collegamento con viale Oriente fino a Cortellazzo. Il turismo del futuro è improntato all’ambiente, il verde, la valorizzazione di fiumi e canali e le bellezze di tutto il nostro territorio».

Carli
: «Prima di tutto il turismo sportivo, che potrà essere una risorsa in quanto ormai la domanda internazionale lo richiede e lo segue in tutte le località che lo promuovano. E poi anche quello ambientale, alla scoperta del territorio come chiedono i turisti in tutto il mondo nella scelta di una località in cui trascorrere le vacanze, dove ci sia il verde e l’ambiente quali attrazioni della località».

Coletto
: «Il turismo “green” è quello che vogliamo con attenzione a una viabilità sostenibile, un piano del traffico che consenta di collegarci alla laguna e l’entroterra. Vogliamo un confronto con la piccola e media industria, i cittadini, il mondo dell’artigianato da riscoprire con le sue suggestioni».

D
e Zotti
: «Il turismo che in questi anni è venuto a mancare è quello dei giovani che è stato per anni il tratto distintivo della nostra città. Jesolo ha puntato molto sul turismo delle famiglie in tutti questi anni e credo che il divertimento e intrattenimento per i giovani debba avere nuovi impulsi ed essere nuovamente valorizzato in questa città che è nata anche con la discoteche e i tanti ragazzi che sono stati poi i turisti del domani».

Murador
: «Verde e ambiente sono in primo piano, poi la riqualificazione del territorio, posti auto, una viabilità rispettosa del territorio. Lo hanno evidenziato anche i vertici delle associazioni di categoria e degli albergatori. Dobbiamo diversificare i target per evitare il declino che si è verificato inesorabilmente in questi anni».

Lo sviluppo urbanistico della città come dovrà essere
?

De Zotti
:
«Siamo in una seconda fase dello sviluppo in cui sarà fondamentale riqualificare con maggiore ordine anche con attenzione alle strutture ricettive».

Coletto
: «Dopo la crisi e l’invenduto, la cementificazione imperante, la pianificazione sbagliata, ci vuole una visione organica con un censimento degli edifici sfitti. Non dobbiamo più trovarci nella situazione di piazza Mazzini ricostruita con enormi disagi e difetti poi venuti a evidenziarsi con il tempo richiedendo nuovi interventi. E poi devono essere coinvolti maggiormente i cittadini».

Murador
: «Veniamo da 20 anni di edificazione senza controllo, ora basta con volumetrie ed eccessi. Adesso è giunto il momento di pensare agli spazi verdi e un’urbanistica e viabilità davvero sostenibili per il territorio».

Zoggia
: «Intanto abbiamo approvato il Pat, piano per l’assetto del territorio, e adesso completeremo l’iter in Regione. I troppi metri cubi del piano regolatore sono già stati ridotti grazie alla rinuncia di tanti privati che avevano maturato dei diritti dopo l’approvazione, e nostro compito sarà assecondare questa tendenza a vantaggio del verde e dell’ambiente in tutto il territorio dal lido al Paese. Anche torri e grattacieli non hanno avuto il successo sperato al lido e la tipologia di costruzione più diffusa è stata quella delle piccole villette con piscina. C’è un cambio di tendenza che guardiamo con attenzione».

Carli
: «Fondamentale il rapporto ed il coordinamento con la Regione per decidere nel modo migliore e più rapido possibile. Noi siamo per il consumo 0 del suolo e l’impulso alla ristrutturazione dell’esistente nell’ottica di una generale riqualificazione».

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