La sfida a cricket riunisce i profughi

Domani al campo di via Chiarin a Campalto il torneo con cento migranti dei centri di Venezia, Annone, Treviso e Rovigo
Di Mitia Chiarin

«Vinceremo sicuramente noi, ci stiamo allenando per questo». I giovani rifugiati e richiedenti asilo, per lo più afghani e pachistani, ospiti delle comunità del progetto Sprar del Comune di Venezia, hanno grinta da vendere. Anche loro saranno tra i protagonisti domani, domenica 3 aprile, a partire dalle 9.30 al campo di via Chiarin a Campalto, della prima Giornata nazionale del cricket per profughi e rifugiati, promossa dalla Federazione cricket italiana con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e del Coni nazionale.

L’edizione veneziana è stata organizzata dall’Asd Venezia cricket club con il patrocinio dell’assessorato alla Coesione sociale del Comune di Venezia e del Panathlon international club di Mestre. «Il cricket è uno sport arrivato in Italia per restarci, allo stesso modo di questi ragazzi che per arrivare qui sono stati impegnati in viaggi avventurosi o addirittura drammatici», spiega Simone Gambino, presidente del Consiglio federale della Federazione cricket italiana, grande sostenitore di questa Giornata che si svolge in contemporanea a Venezia e in altre 10 città italiane. «L’obiettivo», continua Gambino, «è di proseguire poi con altri progetti virtuosi assieme a questi ragazzi».

Integrare attraverso lo sport. Lo fa da anni Alberto Miggiani, presidente del Venezia Cricket club, sodalizio nato nel 2006 e vincitore dal 2007 al 2010 di due tornei giovanili con un passaggio di categoria. Tutto è iniziato in piazzale Concordia a Marghera con le prime partite tra operai bangladesi, molti lavoratori della Fincantieri. Dal 2010 si gioca a Campalto, parco che a maggio ospiterà le gare del campionato di serie A della squadra femminile del Postioma.

Il cricket, sport poco noto da noi, è praticato da tanti migranti arrivati in Italia. Nei loro paesi d’origine è come il calcio da noi: un inprescindibile momento di coagulazione del tessuto culturale e sociale.

Domenica, per giocare, arriveranno a Campalto ragazzi provenienti dalle strutture di accoglienza di Annone Veneto, Rovigo, dal Cara di Treviso, quasi tutti rifugiati o richiedenti asilo. E ci saranno le due agguerrite squadre del progetto Sprar del Comune di Venezia. In tutto un centinaio di atleti. Al torneo possono partecipare anche quanti vogliono provare questa esperienza di gioco.

«Questa manifestazione è un modo per conoscere uno sport nuovo e curioso facendo integrazione e spingere i cittadini a vivere le aree verdi cittadine», spiega l’assessore Simone Venturini. E da settembre altre iniziative sono in serbo, promette Fabrizio Coniglio del Panathlon Mestre. La festa del cricket domenica continuerà fino alle 19 circa, con una pausa intorno alle 13.30 per un pranzo al sacco tutti insieme.

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