La seconda prova della maturità: Tacito, tariffe telefoniche e cibo
VENEZIA. Oggi, 18 giugno, è il giorno della seconda, temutissima prova dell'esame di maturità per i 5.613 studenti veneziani. Si tratta della prova specifica per ogni tipologia di istituto. Tanta tensione prima del suono della campanella all'esterno degli istituti superiori della provincia: in molti a caccia delle tracce sui siti Internet, tanti hanno ripassato fino all'ultimo secondo.
Ecco le prove a cui sono stati chiamati i ragazzi. Al liceo classico, dove la materia è il latino, la scelta del Ministero è caduta su Tacito, che non "usciva" alla maturità dal 2005. Il brano della versione è tratto dall'opera "Ultimi giorni di Tiberio". Per la prima volta la versione è accompagnata da una breve introduzione che spiega il contesto: "Un famoso medico, tastando il polso dell'imperatore Tiberio, ne pronostica la fine imminente: dopo pochi giorni l'imperatore viene creduto morto. Mentre Caligola inizia a gustare le primizie del potere, improvvisamente Tiberio si riprende...".
Allo scientifico, uno dei due quesiti di matematica proposti proposti parte da un problema pratico: date le tariffe di un operatore telefonico in roaming per le chiamate, il candidato deve individuare individuare l'andamento della spesa telefonica in base ai minuti di chiamate effettuate.
All'istituto tecnico turistico per la seconda prova - inglese - i maturandi devono svolgere il tema partendo da un articolo di Day Lewis uscito sul The Telegraph lo scorso 13 febbraio. Un pezzo tutto dedicato al cibo e a come il suo linguaggio possa aiutare a viaggiare meglio. Una traccia sul cibo e sui mondi diversi che ha un pò il sapore dell'Expo 2015.
Ai candidati del liceo linguistico, anche loro impegnati con l'inglese, è stato proposto un articolo del The Guardian del febbraio 2015. In linea con l'Expo 2015, la traccia d'attualità riguarda dunque il cibo: una panoramica di un sistema chiamato «food bank», che si occupa di rilevare il cibo in surplus dei supermercati e di ridistribuirlo ai più bisognosi.
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