La scuola Marchetti sta crollando addio al tempo pieno in centro

Caduta di calcinacci, scale fuori uso, alberi divelti, bagni da sistemare e brusco calo di bambini iscritti Scontro in consiglio comunale. Boccato e Penzo presentano un ordine del giorno che viene respinto
Lorenzo Porcile/Via Mazzini, Chioggia / Esterni scuola Marchetti
Lorenzo Porcile/Via Mazzini, Chioggia / Esterni scuola Marchetti
CHIOGGIA . Calcinacci nelle aule, rampe di scale chiuse, bagni da sistemare e alberi crollati. Problemi che hanno vissuto durante l’anno i piccoli alunni della scuola primaria Marchetti, denunciati a più riprese dai genitori, e finiti anche all’attenzione dell’ultimo Consiglio comunale con un ordine del giorno presentato dalle consigliere Maria Chiara Boccato (Cinque stelle) e Barbara Penzo (Partito democratico), in cui si chiedevano interventi immediati di riqualificazione, che è stato bocciato.


Non solo, dal prossimo settembre la scuola, per la riduzione delle iscrizioni, perderà anche il corso a tempo pieno, l’unico proposto in centro storico.


I primi imprevisti si sono verificati già all’inizio dell’anno con una classe trasferita dall’ultimo al piano terra a causa della caduta di pezzi di intonaco. «Doveva essere un trasferimento temporaneo», spiega la Boccato, «invece la classe ha trascorso tutto l’anno lì, spesso col giubbotto addosso perché il riscaldamento funzionava male. Una delle due scale è stata chiusa perché sono crollati altri calcinacci e solo metà dei bagni sono stati riqualificati. In giardino sono caduti due alberi. I genitori hanno denunciato i problemi strutturali in una lettera protocollata il primo dicembre, il 9 dicembre hanno incontrato l’assessore Trapella, ma da allora nulla è stato sistemato». Con l’ordine del giorno in Consiglio le due firmatarie chiedevano un intervento di manutenzione interna e esterna del plesso che ospita una buona parte dei bambini di Chioggia. I problemi però non sono solo strutturali.


«Il calo nelle iscrizioni», spiega Boccato, «avrà una conseguenza molto pesante. A giugno sono uscite tre quinte, ma a settembre partirà solo una prima, a tempo normale. Certo c’è un calo demografico, ma forse qualche genitore ci ha pensato bene e ha deciso di iscrivere il figlio alla Gregorutti dato che in questa scuola è uscita una quinta ma entreranno due prime. La Marchetti era l’unica scuola del centro con il tempo pieno, ma da settembre non ci sarà più con un grosso disagio per i genitori che lavorano».


Gli assessori presenti in Consiglio hanno confermato la necessità di interventi alla Marchetti, ma la maggioranza del Consiglio ha comunque bocciato l’ordine del giorno. «Ci hanno risposto che un atto politico non serve perché si tratta di incombenze tecniche», spiega la consigliera grillina, «e che molte altre scuole del territorio hanno problemi analoghi. Giustificazione che non ha alcun senso, i problemi non si risolvono dicendo che ci sono anche in altre strutture… comunque la cosa non finisce qui, noi chiederemo un sopralluogo e sappiamo che anche i genitori si muoveranno».


Elisabetta Boscolo Anzoletti


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