La scuola in difficoltà chiede aiuto alle famiglie
SOTTOMARINA. «Ci si indigna per 5 euro richiesti in un anno alle famiglie come contributo alle spese didattiche e non ci si accorge che ogni giorno la scuola combatte per mantenere decorosa l’edilizia scolastica a fronte di infiltrazioni, crepe, furti, vandalismi e invasioni di insetti». Lo puntualizza la dirigente dell’istituto comprensivo Chioggia 5, Lia Bonapersona, infastidita dalla polemica sollevata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Matteo Penzo, sui 22 euro richiesti alle famiglie per il prossimo anno per una serie di iniziative.
Di questi 7.5 euro serviranno per l’assicurazione obbligatoria; 2 per organizzare i mercatini con cui la scuola vende piccoli lavoretti raccogliendo fondi per l’acquisto di materiale didattico; 7 per un diario uguale per tutti che comprende anche il libretto delle assenze, il regolamento di istituto e evita scarabocchi e frasi indecorose. Solo i 5 euro rimanenti vanno a sostegno delle spese di cancelleria e della didattica.
«È una cosa indegna che una scuola pubblica chieda soldi alle famiglie», sostiene Penzo, «il Comune sa di questa cosa?».
In realtà il Comune non c’entra perché la scuola gode di un’autonomia gestionale e la decisione di chiedere il contributo risale a novembre scorso quando il consiglio di istituto, composto anche da rappresentanti dei genitori, ha deliberato, senza peraltro alcuna perplessità. «Sono avvilita da queste polemiche che trovo assurde e strumentali», spiega la dirigente, «dei 22 euro chiesti in un anno solo 5 vanno per spese didattiche. Mi fa specie poi che un consigliere comunale, con ruolo pubblico e responsabilità, si preoccupi di questo e non di tutti i problemi con cui combattiamo ogni giorno».
Per fare qualche esempio la dirigente ricorda il cronico problema degli scarafaggi alla materna Madre Teresa di Calcutta che solo quest’anno ha richiesto quattro disinfestazioni, la pulizia degli scarichi fognari e la sostituzione della rete con una a maglie più sottili; le infiltrazioni alle pareti della scuola media Galilei dove quando piove occorre sistemare i secchi; i due furti di computer alla Galilei. «Ma sanno che il noleggio delle fotocopiatrici costa 400 euro l’anno?», continua la Bonapersona, «Sanno cosa costa cambiare il toner di una stampante? Quando abbiamo chiesto aiuto al Comune per interventi importanti di edilizia scolastica abbiamo sempre trovato disponibilità. Ci sono tanti genitori che si offrono di riparare e fare lavoretti, ma non si può accettare. Poi scoppiano queste polemiche e cadono gambe e braccia. La scuola non andrebbe mai strumentalizzata per motivi politici».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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