«La scala? È meglio abbatterla»

I pareri dei mestrini in piazza Ferretto sono per l'abbattimento: "Ma ci sono problemi più importanti"
La nuova piazza Pellicani con la scala e la torre civica in vista
La nuova piazza Pellicani con la scala e la torre civica in vista
MESTRE. La scala della Torre ai mestrini non piace e tantomeno ai negozianti di piazza Ferretto, severissimi in quanto a giudizi. Difficile trovare qualcuno, nel salotto cittadino, che ha parole di apprezzamento, al massimo sentenzia che ci sono cose ben più importanti cui pensare.


«Non ne colgo il significato - spiega
Gianni Semenzato
- indipendentemente dal gusto, bella o brutta, quel che importa è che non è inserita nel contesto, è fuori luogo. La visuale va liberata, il passaggio anche, e soprattutto dobbiamo recuperare le vecchie preesistenze di Mestre». C'è chi invece sostiene che l'occhio vuole la sua parte. «Per me è proprio brutta - sentenzia
Fiorella Facchinelli
- a mio avviso sembra una ghigliottina, se la buttano giù sarò contenta».


C'è chi si ferma e la scruta. In via Palazzo passano alcun ciclisti in velocità e la indicano commentando. Non ha mezzi termini
Luca Massari
della pasticceria Al Duca, a due passi dalla torre. «È uno schifo - dice - fosse per me butterei giù quell'oscenità, ne regalerei un pezzetto ricordo a tutti i membri della Giunta che se la sono votata a suo tempo e chiederei loro che rimettessero ciascuno qualche euro sul piatto per ripagare i cittadini del costo. Stessa cosa dicasi per il Centro Candiani, pieno zeppo di cartelli con la scritta "attenzione scivoloso", vorrei sapere chi ha pensato quell'opera».


Ci va giù pensante anche
Ilda Zuanier
della cartoleria Baessato: «Orrenda - sbotta - spero che la tolgano il prima possibile, in più perde olio e sta rovinando la torre e la pavimentazione». «Ritengo che ci siano problemi più grossi cui pensare - commenta
Sandro Bido
dell'omonima pasticceria - la piazza si è svuotata, la gente a Mestre non ci viene più perché piglia solo multe e non sa dove parcheggiare, non si lavora. Prima bisogna trovare una soluzione per far rivivere il centro».


«Un pugno su un occhio - sostiene
Enrico Zancopè -
è un controsenso che non ha nulla a che vedere con la Torre. Tempo addietro volevo visitare la torre, quando ho visto la scala sono scappato e non son più salito: l'altro "orrore" è il monumento di Piazzale Donatori di Sangue». «Va abbattuta - commenta
Emidio Colagrande -
perché esteticamente è una bruttura, è evidente a tutti. Adesso, però, bisogna vedere cosa faranno al suo posto». «Non è una novità che ai mestrini non piace - gli fa eco
Aldo Tesi
- la contrarietà si era già vista al momento della costruzione, quando una gran parte di abitanti si era espressa contro. E poi a fianco ad un elemento del XII secolo stona». «E' assurda - concorda
Stefania Torre
- speriamo che la abbattano quanto prima, non so a chi possa piacere».


In mezzo ad un coro di «abbasso la scala», qualche commento meno ruvido. «In quanto oggetto in sé è bella - ragiona
Gianluca Samaritani
, di professione architetto - potrebbe anche essere spostata e recuperata. Penso però che ci siano altre priorità in questo momento, visto che il Comune ci sta tartassando con gli aumenti dei parcheggi». «Ritengo che si debba pensare a necessità più contingenti - chiosa
Cristian Rosteghin
- che non a buttare giù la scala».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:torre civica

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia