La sala congressi Kursaal abbandonata da un anno
SOTTOMARINA. Kursaal abbandonato. Il centro congressi sul Lungomare, passato dalla Provincia al patrimonio della Città metropolitana, è al momento inutilizzato, chiuso da mesi, ricettacolo di rifiuti e forse ricovero di balordi in cerca di un po’ di riparo. Il centro congressi era stato inserito tra i beni alienabili ma al momento nessun acquirente si è fatto avanti.
Chi passa per il Lungomare in queste settimane, si accorgerà anche che il Kursaal, centralissimo e con potenzialità turistiche enormi, è in realtà chiuso. Luci spenti, muri esterni che si sgretolano, scalini d’ingresso sporchi, e rifiuti su tutta l’area esterna.
Il contenitore, che fino a un anno fa ospitava congressi, riunioni di categoria, spettacoli teatrali, corsi e convegni, è lì, inutilizzato, in attesa che qualcuno si muova.
Soppressa la Provincia, di cui è proprietà, è passato nel patrimonio della Città metropolitana, inserito nei beni alienabili con diritto di prelazione per il Comune.
«Abbiamo cercato una trattativa con il commissario lo scorso anno», ricorda l’assessore al turismo, Luigi De Perini, «si tratta di una struttura importante e l’interesse non mancava. L’ipotesi era quella di una cessione in comodato d’uso per 19 anni (come è successo per il centro congressi di Jesolo ndr), ma mancavano i presupposti essenziali per chiudere la trattativa. Il commissario ci aveva proposto di ospitare lì l’Ogd (Organizzazione per la gestione della destinazione) e di trovare una soluzione per gli impiegati dell’ex Apt, ma l’Ogd da noi non era ancora costituito e quindi mancava il soggetto che potesse occuparsi di assunzioni. La trattativa si è arenata nell’estate scorsa e da quel momento non abbiamo più saputo nulla». Nel frattempo la delibera che segna il varo dell’Ogd è stata approvata, ma la sede individuata è quella dell’ex Apt in fondo al Lungomare, ceduta dalla Provincia al Comune che ne ha confermato la destinazione per accoglienza e informazione turistica. Il Kursaal intanto rimane al palo e rischia di diventare l’ennesimo edificio pubblico abbandonato, come è successo per l’Arena e per l’ex colonia Turati. Di giorno si vedono ragazzini che si siedono sugli scalini a banchettare e ascoltare musica, di sera qualcuno dice di aver notato qualche balordo in cerca di un minimo di riparo per la notte. Quando e se riaprirà serviranno di certo interventi di sistemazione con un inevitabile esborso di nuovo denaro.
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