La rivoluzione sarà a colpi di bouquet
MESTRE. "Lei Disse sì. Due donne e un matrimonio" è nato come blog, poi diventato una seguitissima pagina facebook e adesso è anche un film-documentario che, da ottobre 2013, viene proiettato nelle sale dei cinema di tutta Italia in una specie di tournè volta a presentare un progetto di sensibilizzazione sul tema dei diritti civili. Il film, che questa sera verrà proiettato al cinema Dante di Mestre (orario spettacoli: 18:00, 19:30, 21:00), racconta un matrimonio che si è dovuto svolgere all'estero, precisamente in Svezia, perchè ad oggi in Italia non esiste una legge che riconosca un matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Narra l'esperienza del matrimonio a trecentosessanta gradi, dal periodo dell'organizzazione (partecipazioni, vestiti, fedi..) al giorno del fatidico "Sì", e dimostra anche quanto sia simile al matrimonio "convenzionale" sotto tutti gli aspetti, eccezion fatta per il necessario viaggio in un altro Paese, e per gli effetti strettamente legali che ne conseguono.
Le due protagoniste , Lorenza Soldani (toscana) e Ingrid Lamminpaa (svedese), hanno deciso di rendere pubblico questo momento privato per denunciare la grave arretratezza italiana in materia di diritti civili, raccontando, a volte anche in modo ironico e leggero, l'avventura di due promesse spose. Il giorno del sì è stato a giugno del 2013 e da quel momento, assieme alla regista Maria Pecchioli, portano in Italia e all'estero la pellicola che racconta quei momenti, cercando di portare l'attenzione sulla grande comunità LGBT che ad oggi ancora non ha nessun tipo di riconoscimento dal punto di vista legale.
Oggi esistono 177 comuni italiani che hanno approvato il registro delle unioni civili, ma solo 5 rilasciano alle coppie omosessuali l'attestazione di famiglia anagrafica. Tuttavia il registro delle unioni civili non ha alcun valore giuridico in quanto non esiste una normativa che riconosca le unioni di fatto e allo stesso modo non è possibile trascrivere un matrimonio contratto all'estero. Le due spose, che questa sera alle 20:30 terranno una breve conferenza prima della proiezione, sperano che raccontando la loro storia si riesca a diffondere una verità semplice ma rivoluzionaria, ovvero che l’amore è uguale per tutti. E la loro rivoluzione sarà "a colpi di bouquet" .
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