La rivoluzione dei cassonetti in città

Tornano lungo le vie interessate al passaggio del tram (nel 2010 erano scomparsi) per rilanciare la raccolta differenziata
Di Mitia Chiarin
agenzia Candussi. Giornalista: Chiarin. Descrizone: nuovi contenitori immondizia in via San Donà Mestre.
agenzia Candussi. Giornalista: Chiarin. Descrizone: nuovi contenitori immondizia in via San Donà Mestre.

Nuovi cassonetti per l’immondizia e la raccolta differenziata lungo il tragitto del tram. Li sta posizionando Veritas che ha già collocato i primi sessanta contenitori tra Favaro, Carpenedo, via Ca’ Rossa e viale San Marco, la strada che attende la fine del pre esercizio della tramvia per vedere attivato il collegamento con Venezia da settembre.

I nuovi cassonetti riportano, ed è questa la vera novità, lungo il percorso della tramvia a Mestre i contenitori per la raccolta differenziata che dal 2010 erano stati posizionati nelle vie laterali per la difficoltà dei mezzi di raccolta delle immondizie di operare lungo il tracciato del tram per le operazioni di raccolta. Spostamento dettato da problemi tecnici di convivenza tra mezzi e tram: c’era il rischio per il braccio dei camion di Veritas di toccare i fili della linea aerea di contatto che alimenta il tram. Da qui la scelta dell’azienda di spostare i cassonetti della differenziata nelle vie laterali, con il risultato di vedere diminuire l’utilizzo della pratica della differenziata da parte di molti utenti di Favaro, Carpenedo, via Cappuccina. Ora, invece, si cambia.

«In questi mesi è stata sottoposta ad approfondimento la normativa ed è emerso che sotto le linee elettriche è sufficiente che il braccio dei mezzi di raccolta si tenga ad una distanza di un metro», spiegano da Veritas. Quindi, entrano in campo nuovi cassonetti: addio alle campane gialle e verdi per carta, vetro e plastica a cui eravamo abituati e che restano nelle altre zone della città. Arrivano cassonetti simili per dimensioni a quelli del rifiuto secco con calotta, con aperture ad oblò colorate di giallo-arancio per la carta e il cartone e verdi per plastica e vetro. Cassonetti che si possono poi svuotare senza i rischi della movimentazione delle campane, senza toccare con il braccio meccanico i fili della tramvia. Veritas ha già posizionato 60 nuovi contenitori a Mestre: una trentina di nuovi contenitori a calotta e poi 15 per la carta e altri 15 per il vetro. Ogni posizionamento di cassonetti è preceduto da un sopralluogo dei tecnici che valutano anche eventuali spostamenti delle isole ecologiche.

E non sempre il risultato soddisfa come in viale San Marco dove il comitato segnala, per esempio, che i nuovi cassonetti sono stati posizionati occupando alcuni posti auto a sosta libera lungo la via e anche su aiuole, con il risultato che chi si siede sulle panchine del viale ora ha la vista sui cassonetti. «Potrebbero fare di meglio, camuffandoli almeno dalla parte della ciclabile», dicono i residenti della zona.

Da dati recenti sulla raccolta differenziata era emerso che la Municipalità di Zelarino, non interessata al passaggio del tram, è al primo posto come impegno nello smaltimento corretto dei rifiuti con una percentuale del 73 per cento (dati di aprile 2015) mentre nelle zone interessate dal passaggio del tram i valori sono più bassi: Mestre Centro con Carpenedo al 62 per cento, Favaro è al 64 per cento e Marghera al 65 per cento.

Veritas confida che ora, con la sostituzione di decine di cassonetti (costo medio, 500 euro l’uno) aumenti anche lungo la rotta del tram la raccolta differenziata dei rifiuti. Un aumento che dovrà essere incentivato dal ritorno nelle strade principali e più frequentate dei cassonetti, dopo 5 anni di spostamento forzato.

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