«La rete non dimentica» La polizia tra i ragazzi

Mirano. Al liceo Majorana Corner gli investigatori che combattono pedofili e bulli La preside avverte: «Attenti, domani un datore di lavoro valuterà i vostri profili»

MIRANO. «Denunciate, perché chi lo fa non sbaglia. Chi tace e sa, è responsabile». Non usano mezze parole gli uomini della polizia postale, intervenuti ieri al Majorana-Corner di Mirano per incontrare gli studenti del biennio per celebrare il Safer Internet Day, ossia conoscere i rischi che si nascondono dietro e dentro la rete.

L’istituto miranese è stato scelto a livello provinciale per l’incontro dove hanno partecipato 600 ragazzi. Una lezione diversa, due ore dove era protagonistala vita di tutti i giorni, perché basta una leggerezza e si entra in un vortice.

La dirigente della polizia postale del Veneto Emanuela Napoli, il direttore tecnicodella polizia di Stato Letterio Saverio Costa e l’assistente capo Franco Deledda hanno spiegato la sottile differenza tra l’uso quotidiano di internet, le applicazioni, le chat, i social network e l’andare oltre, magari con lo scambio di foto. Attraverso video, esempi e fatti accaduti, hanno cercato di far capire agli studenti come il mondo della rete non sia rose e fiori. E la pedofilia è dietro l’angolo.

«Sono persone normali nella vita di tutti i giorni» spiegano Costa e Deledda «Studiano le vittime, capiscono le aspirazioni, creano profili falsi simili a chi vogliono colpire. Finché non avrà la vostra fiducia, non farà alcuna richiesta. Poi si arriverà alle foto intime, ai ricatti se non sarà accontentato, perché ormai di voi saprà tutto: quali scuole fate, dove abitate, chi siete, cosa vi piace. Il consiglio è parlare, informare i genitori, i docenti, perché noi sappiamo come bloccare queste persone».

E sui bulli, fenomeno alla ribalta di queste settimane, invitano a mettere da parte l’omertà. «Stare in silenzio» avvertono «non porta a nulla».

E su questo aspetto ha battuto il tasto anche Napoli: «La vostra tutela in rete è un atto di corresponsabilità di genitori, educatori e istituzioni che devono lavorare in sinergia per contrastare i fenomeni legati al cyberbullismo, all’adescamento online e, più in generale, ai pericoli del web, ricordando comunque che internet rappresenta una grande opportunità».

Non è la prima volta che si tengono lezioni simili al Majorana-Corner e la dirigente Carla Berto vuole continuare a informare i ragazzi. «Devono sapere, e ce lo dice la polizia postale» spiega «che la rete ha memoria e un domani un datore di lavoro li valuterà anche per come si presentano in internet. Il web può rovinare la reputazione. A volte bastano delle leggerezze e loro devono essere attenti. È per questo che abbiamo puntato sugli studenti del biennio, ossia la fascia d’età più a rischio».

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