La rete di imprese Fondamenta Novissima punta alla Giudecca per il social housing a impatto zero
GIUDECCA. Una Giudecca rivisitata, all’insegna del risparmio energetico e della partecipazione dei cittadini. Ma anche della gestione ecologica dei rifiuti, in prima linea per il ripopolamento della città, con affitti a prezzi accessibili. Così, “Fondamenta Novissima” si propone di realizzare alla Giudecca il primo “eco-sestiere”. Il progetto, costo preventivato di circa 54 milioni, è tra le 110 proposte edilizie benedette dal Comune con il recente Piano degli interventi.
Promotore. L’idea nasce da “Filiera Veneta”, rete di imprese che riunisce aziende specializzate nell’edilizia civile e nella costruzione di edifici a impatto zero. Nel gruppo di lavoro, anche lo studio “CandC”. «Il nostro lavoro» spiega l’architetto Fulvio Caputo «parte da una constatazione ovvia: chi sta bene in un luogo difficilmente lo abbandona. Siamo partiti dalle qualità ambientali, naturali e artificiali, e dalle condizioni sociali, economiche e culturali della Giudecca per immaginare una nuova “modalità urbana”». La zona da riqualificare comprende Sacca San Biagio, i cantieri di Sacca Fisola, il retro del Molino Stucky e il lato della Giudecca che affaccia sulla laguna verso Sacca Sessola. Perché proprio lì?
«Quell’area» spiegano i progettisti «è uno dei pochi luoghi dove si sperimentano nuove forme di architettura; perché numerosi sono gli edifici abbandonati e da riqualificare; perché la Giudecca ha richiamato, negli ultimi anni, nuovi cittadini e perché lì sono nate di recente iniziative originali nel campo culturale (gallerie d’arte e festival)».
Ambiente e socialità. L’obiettivo è creare luoghi di aggregazione, piacevoli e alla mano. Si è pensato, ad esempio, a un unico percorso di collegamento fra le varie aree abbandonate o chiuse. E ancora: l’eco parco attrezzato, l’area giochi, piste da skateboard, percorsi fitness. Tutti lungo la stessa “spina dorsale”. Addio alle barriere architettoniche: i percorsi saranno a prova di anziani, sedie a rotelle e passeggini. Si integreranno con quelli già esistenti e saranno connessi con il trasporto pubblico. Energia e aria pulita: un’isola a impatto zero, questo è l’obiettivo. Per raggiungerlo, si pensa a sistemi fotovoltaici. Il progetto prevede anche un sistema pneumatico di smaltimento rifiuti: quando il cassonetto si riempie la spazzatura viene sparata in una stazione di conferimento. Prevista anche una nuova fognatura.
Residenza e stanzialità. Si parla di appartamenti, addirittura 200, attualmente vuoti e da mettere a disposizione dei giovani e ceto medio. Il sistema è quello del “social housing”: non si acquista casa, si prende in affitto in base alle proprie disponibilità economiche. Alla base, però, c’è una concertazione perenne tra abitanti e istituzioni, un modo anche per responsabilizzare. —
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