La replica del Rivolta «Siamo in regola»

MARGHERA. «Il Rivolta è stato assegnato ad un’associazione, espressione delle tante realtà che lo compongono, attraverso un bando di gara aperto e pubblico e paga le sue utenze come acqua, luce, gas,...
GIORNALISTA: Baschieri.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Centro Sociale Rivolta, Marghera.DESCRIZIONE: Pranzo di Natale per i senzatetto organizzato dai volontari di Caracol
GIORNALISTA: Baschieri.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Centro Sociale Rivolta, Marghera.DESCRIZIONE: Pranzo di Natale per i senzatetto organizzato dai volontari di Caracol

MARGHERA. «Il Rivolta è stato assegnato ad un’associazione, espressione delle tante realtà che lo compongono, attraverso un bando di gara aperto e pubblico e paga le sue utenze come acqua, luce, gas, tassa sui rifiuti, e Siae. Ma forse il sindaco Brugnaro non è bene informato. Inoltre paghiamo al Comune circa 30.000 mila euro di canone annuo di affitto. Sarebbe interessante vedere in questa città quante volte è stato utilizzato un sistema del genere per l'assegnazione e l' utilizzo di spazi comunali. Signor sindaco, a quando l'apertura ai cittadini della Scuola Grande della Misericordia che lei ha da anni in gestione?».

Non si è fatta attendere la risposta del centro sociale Rivolta alla polemica innestata da una battuta del sindaco Brugnaro in consiglio comunale per il concerto dei Subsonica al centro sociale. «Senza autorizzazione non si va da nessuna parte», ha detto Brugnaro mostrando la sua irritazione per un concerto che, a suo dire, si sarebbe svolto senza l’assenso del Comune e senza rispettare le regole sugli spettacoli pubblici. Il Rivolta, invece, in una nota diffusa da Michele Valentini, ribatte: «Il sindaco grida allo scandalo per i tanti giovani che sono venuti a vedere il concerto dei Subsonica in un luogo che in vent’anni ha ospitato artisti italiani ed internazionali della scena musicale alternativa e con un protocollo di sicurezza collaudato. Ma perché non si ricorda dei 40.000 cittadini senza dimora che in 15 anni hanno trovato accoglienza, protezione e salvezza nel dormitorio utilizzato dal Comune e anche dalla sua giunta all’interno del centro sociale?».

Il Centro sociale ricorda il taglio al servizio “Senza dimora” e che da un anno si attendono risposte dal Comune sui tanti progetti in via di sviluppo. E da mesi giace senza risposta una richiesta di incontro.(m.ch.)

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