«La Regione blocchi le schede ospedaliere»

Interrogazione congiunta di Rifondazione, Pd e Idv a Zaia in vista dell’incontro con i sindaci
LAZZARINI FGAVAGNIN PORTOGRUARO NUOVO INGRESSO OSPEDALE CIVILE ..
LAZZARINI FGAVAGNIN PORTOGRUARO NUOVO INGRESSO OSPEDALE CIVILE ..

«La Regione sospenda l’applicazione delle schede di dotazione ospedaliera e avvii un confronto con i soggetti interessati, che porti a una riorganizzazione rispondente alle necessità della popolazione del Veneto Orientale». A pochi giorni dall’incontro tra il governatore Zaia e la conferenza dei sindaci, fissato per venerdì, la riorganizzazione ospedaliera già infiamma la politica regionale, con l’opposizione unita nel bocciare il progetto, che intende trasformare Portogruaro in un polo chirurgico e San Donà in un polo medico. I consiglieri regionali Pietrangelo Pettenò (Rifondazione Comunista), Bruno Pigozzo (Partito Democratico) e Gennaro Marotta (Italia dei Valori) hanno sottoscritto un’interrogazione congiunta al governatore Zaia per chiedere di sospendere l’applicazione delle schede e avviare un confronto con il territorio. «L’ospedale di San Donà non può essere ulteriormente depotenziato, visto anche l’enorme bacino di utenti che fanno riferimento a questo nosocomio», spiegano i tre consiglieri, «le schede sanitarie regionali rappresentano una scelta grave e penalizzante non adeguata ai bisogni di questo territorio che per viabilità e ragioni storiche è oggettivamente bipolare».

L’interrogazione fa diretto riferimento alle preoccupazioni manifestate dal «Comitato per la difesa del servizio sociosanitario del Veneto Orientale» nell’incontro avuto la settimana scorsa con i sindaci di San Donà, Jesolo e Portogruaro.

«In particolare nel Sandonatese, che ha un bacino di residenti oltre i 100 mila e una popolazione turistica di 3 o 400 mila abitanti equivalenti, la dismissione o drastica riduzione delle funzioni chirurgiche più importanti comporterà una caduta netta di prestazione in urgenza-emergenza del servizio pubblico», rilevano Pettenò, Pigozzo e Marotta, «si realizzerebbe così la concreta possibilità che, per casi più urgenti o complessi, i pazienti siano costretti a rivolgersi a ospedali fuori Asl o Regione».

I tre consiglieri dell’opposizione, infine, ricordano che il comitato civico chiede inoltre l’aumento dei posti letto ospedalieri («carenti in tutta l’Asl e insufficienti anche nel polo chirurgico previsto a Portogruaro», sottolineano) e l’attivazione di quelli di lungodegenza e riabilitazione, di cui esiste un’esigenza molto alta.

Giovanni Monforte

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