La Regione al Policlinico «Sospendi i licenziamenti»
Ore decisive al Policlinico San Marco per i licenziamenti annunciati da tempo dalla proprietà e che potrebbero divenire realtà già domani. Ieri i consiglieri regionali Pigozzo e Marotta sono andati in pressing sull’assessore alla Sanità, Luca Coletto, per spingere verso una soluzione che eviti la perdita di posti di lavoro. «Ho sentito direttamente l’assessore», dice Bruno Pigozzo (Pd), «e lui nel frattempo si era già consultato con il governatore Zaia. Mi ha spiegato che darà incarico al segretario Mantoan affinché contatti la proprietà della clinica privata e si riesca ad ottenere una sospensione ulteriore. Tempo necessario per capire come poter eventualmente integrare nell’Asl 12 o in quelle limitrofe i 29 addetti con mansioni sanitarie; per gli altri 25 tra amministrativi e ausiliari ci sono le ipotesi di contratti di solidarietà oppure cassa integrazione. La prossima settimana potrebbe essere anche approvata la delibera sui 10 posti di hospice in più assegnati al Policlinico, quindi anche il numero di esuberi dovrebbe scendere».
«Chiediamo ancora una volta alla proprietà di soprassedere», aggiunge Gennaro Marotta (Idv), «tenuto conto che il ritorno dei posti letto in hospice dovrebbe dare ossigeno al bilancio aziendale. Se invece il Policlinico inizierà a licenziare, il rischio è di dare il via a una inevitabile reazione a catena in tutte le cliniche private del Veneto. A Coletto ho chiesto di mediare con la proprietà per scongiurare il peggio».
Critici i sindacati. «Dopo la manifestazione di venerdì abbiamo notato un disinteresse preoccupante da parte della Regione, ma forse a Palazzo Ferro Fini non si rendono conto che se domani partono le prime lettere di licenziamento ci piazzeremo con le tende fuori dalla porta del Consiglio regionale», annuncia Francesco Menegazzi (Uil). «La delusione venerdì è stata grande come una casa», rincara Paolo Lubiato (Cgil), «e la Regione avrà sulla coscienza i licenziamenti se si arriverà a questo».
Domani potrebbe essere la volta delle prime 15 lettere di licenziamento dirette al personale ausiliario, quello più difficile da collocare tra i 54 in ballo. Poi c’è una decina di amministrativi, quindi i 29 addetti sanitari per i quali si tratta il ricollocamento in strutture pubbliche.
«Dispiace quanto sta accadendo e che si sia spaccato il fronte sindacale, altrimenti uniti avremmo forse potuto ottenere di più», afferma Dario De Rossi (Cisl). «Con la nostra firma all’accordo rifiutato da Cgil e Uil almeno si sono ridotti di venti unità gli esuberi».
Una preoccupazione, quella dei sindacati, condivisa in queste ore anche dal consigliere comunale Sebastiano Bonzio, delegato per le politiche del lavoro, che ha rimarcato più volte la necessità di evitare i licenziamenti, anche a fronte del prezioso servizio svolto in favore della cittadinanza dalla struttura privata mestrina. Dal Policlinico San Marco negli ultimi giorni non è giunta alcuna comunicazione in merito a tempi e modi dei possibili licenziamenti, ma solo indiscrezioni captate dal sindacato sulla data di domani per l'invio delle prime lettere. Un passo al quale si sta arrivando dopo il drastico taglio da parte della Regione sul budget per le attività convenzionate in favore della clinica di via Zanotto, pari a circa il 30 per cento di quanto percepito fino allo scorso anno.
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