La rapina dell'anno: l'unica pista degli investigatori porta alla Riviera

Indagini su alcune imbarcazioni rubate in centro storico. E ora è caccia alla “talpa” che ha fornito le informazioni ai banditi

VENEZIA. Due immagini del barchino che arriva e poi scappa dal luogo della rapina. Alcune imbarcazioni rubate su cui compiere degli accertamenti e alcuni personaggi legati, in passato alla mala del Brenta, che per capacità operativa sono in grado di organizzare e portare a termine una rapina spettacolare, come quella messa a segno lunedì mattina sul canale della Scomenzera.

Sono gli elementi su cui stanno lavorando gli investigatori della Squadra Mobile diretti da Marco Odorisio e coordinati dal pm Francesca Crupi. I poliziotti, che da lunedì mattina, cercano di dare un volto e un nome ai tre banditi che hanno assaltato la barca della Civis e rapinato un milione e 280 mila euro, davanti alla caserma della polizia di frontiera a Sant’Andrea.

I barchini rubati, su cui gli inquirenti stanno indagando, non stanno portano a grani risultati. Quello più sospetto e recuperato dai carabinieri a San Polo, sembra non abbia fornito nulla di utile alle indagini. I carabinieri che hanno visto le immagini dell’imbarcazione dei rapinatori si sono convinti che quello recuperato non è la barca dei banditi. Le impronte rilevate per ora non hanno fornito grossi elementi.

Gli agenti della Squadra Mobile, stanno proseguendo nelle analisi degli elementi fin qui raccolti. In particolare su chi può essere stata la “talpa” che ha confidato ai tre banditi la presenza di parecchio denaro nelle casse trasportate dai vigilantes ed inoltre su chi possa essere ancora in grado, tra i malavitosi ancora sulla piazza, di mettere a segno un colpo del genere. E l’attenzione, inevitabile, si concentra su alcuni banditi legati in passato alla mala del Brenta. Del resto anche successivamente alla rapina compiuta a Mestre nel 2010, le indagini puntarono su una “batteria” di rapinatori nota per la sua spregiudicatezza e la capacità operativa. Tenendo presente che chi guidava il barchino era un esperto della laguna conoscendone canali e secche. Come solo i veneziani o chi lavora con barche può conoscere.

Precisi e in perfetta sintonia tra loro sono entrati in azione dieci minuti prima delle 7 di lunedì mattina. In meno di un minuto i tre banditi hanno rapinato 1 milione e 280 mila euro, destinato in parte al pagamento delle pensioni e il resto a delle banche del centro storico. Una rapina portata a termine a Sant'Andrea, nel canale della Scomenzera ai danni di una barca portavalori della Civis. In azione professionisti, uno dei quali armato di fucile mitragliatore, che hanno colpito a cinquanta metri dalla caserma della polizia di frontiera e poi sono scappati passando davanti alla porta d’acqua della Questura. Non è da escludere che possano essere gli stessi della rapina compiuta a Mestre, in viale Ancona, il 5 gennaio del 2010.

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