“La Ragnatela” anti crisi: «Dimezziamo i prezzi con la stessa qualità»
SCALTENIGO. Il menù anti-crisi è servito: spaghettini con calamaretti, 7 euro; fritto misto, 11 euro; bigoli in salsa, 4 euro; tris di saor, 5 euro; anatra in salsa pevarada con polenta, 6 euro. A quasi trent’anni dalla sua apertura datata 15 agosto 1984, il ristorante La Ragnatela di Scaltenigo non tradisce la sua missione. Se le famiglie sono in difficoltà e mangiar fuori diventa un lusso, qual è la scelta più incisiva per aiutarle? La Ragnatela, gestita dall’omonima cooperativa sociale, ha optato per una soluzione radicale e netta, dimezzando i prezzi dei piatti senza tralasciare la qualità e la tipicità degli stessi. Il tutto nel tipico spirito dei presidi slow food. Il menù anti-crisi o anti-recessione, in realtà, è una iniziativa adottata da metà luglio.
Doveva durare fino a settembre ma, visto che nel frattempo la situazione economica non ha regalato alcun barlume di speranza, i soci della cooperativa hanno deciso di mantenere il prezzario dimezzato fino a dicembre, poi, si vedrà. «Di fronte alla difficoltà della famiglie - spiega Roberto Checchetto, socio de La Ragnatela – le scelte potevano essere diverse. Abbiamo optato per intervenire in modo deciso sul menù abbassando i prezzi del 50%. Per poter offrire questa opportunità in modo sostenibile e mantenendo la qualità dei piatti, abbiamo puntato grande attenzione sulla spesa, comprando in modo oculato e optando per prodotti di alto livello con costo base non elevato». Insomma, niente aragosta, caviale e champagne, per intenderci, ma piatti tradizionali con prodotti tipici della cucina veneziana (ma non solo) che soddisfano il palato e le tasche dei clienti.
Un esempio? «Le sarde fresche fritte – suggerisce Checchetto – Come costo base non è alto però se fatto con tutti i crismi viene fuori un piatto più che prelibato. E le seppie nere con la polenta? Qualcuno potrebbe considerarlo un piatto “povero” ma invece è squisito». Sembra quasi sentire rieccheggiare i primi slogan della Ragnatela, con il famoso: “Mangiare bene è un diritto”. Il metà-prezzo del ristorante di Scaltenigo «ha permesso di ricostituire il nostro nucleo di clienti. Non è solo la questione del pagare meno, la gente dimostra di apprezzare e stimare la nostra scelta e questo è per noi un motivo di grande soddisfazione. L’iniziativa doveva terminare a settembre ma dato il successo e visto che la situazione economica non è certo migliorata, proseguiremo almeno fino a dicembre». Il ristorante si appresta intanto a festeggiare: a ferragosto del 2014 La Ragnatela compirà esattamente 30 anni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia