La rabbia dei pendolari «Stazioni da terzo mondo»

Da Mira-Mirano a Noale, Maerne e Spinea trionfano le scritte con lo spray Sale d’attesa sporche, obliteratrici fuori uso, treni soppressi o in ritardo

MIRANO. Migliaia di passeggeri ogni giorno tra sporcizia, muri che continuano a essere imbrattati, sale d’aspetto in più parti non proprio il massimo dell’accoglienza: ecco come si viaggia ogni giorno nel Miranese. Sono le stazioni dei treni del comprensorio dove, nonostante le recenti ristrutturazioni, in più d’una non si ha l’idea di essere in un posto confortevole. Anzi, sembra di essere in una zona degradata. Per uno straniero che ci arriva non è proprio un bel biglietto da visita. E dire che i problemi sono sempre gli stessi, anche se le obliteratrici, salvo casi rari, funzionano, così come i monitor che annunciano l’arrivo e la partenza dei convogli. Inoltre i parcheggi scambiatori per le auto sono sfruttati: questo significa che il treno è usato. Tutto ciò è ben noto ai passeggeri che ogni giorno si recano a Mira-Mirano, Noale, Maerne, Salzano e Spinea, con pareti dei sottopassi, sale d’attesa e scale imbrattate da scritte con spray nero o colorato. Se a questo aggiungiamo i ritardi, si capisce come sia la situazione.

Una delle stazioni con il più alto numero di scritte è Mirano, sulla tratta Venezia-Padova. Già per scendere al sottopasso si è accolti da ingiurie, dichiarazioni d’amore, frasi pro o contro questo o quell’altro partito politico. Il percorso fino ai binari è costellato da altre scritte, che si ritrovano anche nelle tettoie d’attesa per gli utenti. E poi l’area del parcheggio delle bici: molte sono lì da tempo, abbandonate dai proprietari, arrugginite, senza una ruota e inutilizzabili.

Spostandoci sulla tratta Venezia-Noale, il quadro non è migliore. A Spinea, altre scritte nei sottopassi accompagnano il tragitto da e per i marciapiedi dei binari; a queste ne includiamo altre nelle rampe per i disabili e lo sporco sulle scale. A Maerne, ancora muri macchiati, mentre a Salzano-Robegano la sala d’aspetto è piena di insulti, imprecazioni, dichiarazioni d’amore, citazioni. E l’interno non poi così confortevole. Anche a Noale, stavolta all’esterno, si trovano delle scritte all’ingresso delle rampe per i portatori di handicap e ai sottopassi. Qui c’è anche un’obliteratrice fuori uso, mentre funziona l’ascensore che conduce ai binari per chi è in carrozzina.

A tutto questo, poi, aggiungiamo i ritardi. Giovedì scorso un gruppo di passeggeri, in attesa alle 17.30 di salire sul Regionale da Noale per Bassano, è rimasto in attesa per diversi minuti. «Ci hanno detto che avrebbe fermato anche a Tresaseleghe dove di solito non sosta», racconta una pendolare, «e le carrozze erano piene, con molta gente in piedi. C’era molto caldo, forse perché il riscaldamento interno ancora funzionava».

Alessandro Ragazzo

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