La Questura di Venezia rimpatria tre stranieri: portati in patria in aereo

Un albanese che picchiava la moglie, un nigeriano aggressivo con le donne, uno spacciatore tunisino
Controlli di Polizia in aeroporto Marco Polo
Controlli di Polizia in aeroporto Marco Polo

VENEZIA. Tre giovani uomini stranieri, da anni residenti nel veneziano, sono stati espulsi e accompagnati all'estero in aereo (o lo saranno a giorni) dalla Questura di Venezia: un albanese violento con la moglie, uno spacciatore tunisino molto attivo e un nigeriano senza fissa dimora molesto e aggressivo nei confronti delle donne.

L.F. cittadino albanese di 31 anni, da anni residente nella terraferma veneziana coniugato con una connazionale - fa sapere la Questura, in una lunga nota -  è estato espulso per i numerosi e ripetuti episodi di aggressività e di violenza nei confronti della moglie, sfociati in atti di lesioni personali gravi. Violenze continuate anche dopo aver ricevuto a gennaio  un provvedimento di ammonimento a firma del questore di Venezia, con il quale si vietava allo straniero di continuare con gli atteggiamenti violenti ed aggressivi, dichiarandone la pericolosità sociale. Sulla base di ciò l'Ufficio Immigrazione ha quindi respinto l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno che l'albanese aveva richiesto proprio in qualità di coniuge, provvedendo venerdì - successivamente alla convalida del provvedimento di rimpatrio del giudice di pace di Venezia - ad accompagnarlo in patria con scorta aerea.
 
Secondo espulso è E.A. conosciuto come "Bandana", spacciatore tunisino ventinovenne attivo sulla piazza di Mestre, più volte rintracciato e denunciato alle forze dell'ordine nel corso delle numerose attività di controllo del territorio condotte dal Commissariato di Mestre. Per ora è stato accompagnato  è al C.P.R. di Torino, dopo una lunga ricerca per dargli una identità certa, risalendo alla nazionalità dello straniero - per anni occultata per la mancanza di documenti e riscontri - così da poter consentire, nei prossimi giorni, di ottenere il necessario lasciapassare dalla autorità consolari tunisine per il definitivo rimpatrio nel suo Paese. Lo straniero, molto attivo nel mercato della droga nel veneziano ma già presente anche in altri ambiti regionali, in Italia sin dal 2011, si è da sempre dedicato ai traffici illeciti. Era già stato espulso formalmente anche dalla Questura di Verona.

Infine, B.P. cittadino nigeriano ventinovenne, dedito a piccoli traffici e senza fissa dimora, era solito frequentare luoghi pubblici ove sostava spesso con atteggiamenti molesti ed aggressivi. In particolare, presso la stazione di Mestre e l'aeroporto Marco Polo,  aveva in numerose occasioni disturbato ed importunato le lavoratrici o le passeggere presenti, giungendo anche ad episodi di aggressione che avevano creato tensioni e paure anche in relazione alla mole fisica ed alle condizioni del soggetto. Numerose erano state le segnalazioni alla Polizia di Frontiera e alla Polizia Ferroviaria e i conseguenti interventi degli operatori e del personale sanitario, che aveva più volte verificato le condizioni dello straniero. Nella giornata di venerdì, a seguito di un'attenta valutazione, tenuto conto delle condizioni fisiche e psichiche del soggetto, è stata disposta la sua espulsione dal territorio nazionale provvedendo all'accompagnamento presso il C.P.R. di Bari, nel quale rimarrà sino alla data del suo effettivo rimpatrio in Nigeria, a mezzo volo charter che verrà disposto dal Ministero degli Interni nei prossimi giorni.
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia