La Provincia in Borsa per vendere le quote Save

Sul mercato telematico le prime 550 mila azioni di un blocco pari al 3,44% Stoccata al Comune: «A dicembre le ha vendute a 6,41 euro, ora ne valgono 12»
Di Roberta De Rossi

Mercato d’agosto di azioni Save per la Provincia, con stoccata al Comune di Venezia, che a dicembre ha venduto in tutta fretta tutte le sue quote dell’aeroporto Marco Polo per 6,41 euro ad azione (incassando dalla società statunitense San Lazzaro L.L.C, gestita dal Fondo Amber 50 milioni da immolare sul mantenimento del patto di stabilità), quando in Borsa ne valevano già 7,10, a 10,2 euro ne ha vendute un pacchetto la stessa Provincia in primavera e al momento dello stacco delle cedole - qualche mese più tardi - il loro valore è addirittura salito a 12,20 l’una.

Con un bando di gara pubblicato ieri online sul proprio sito, Ca’ Corner ha infatti messo in vendita il primo pacchetto da 550 mila azioni del milione e 865 mila che ha deciso di mettere in vendita quest’anno, se sarà necessario «al fine di consentire il rispetto del patto di stabilità e garantire l’avvio delle opere pubbliche previste nell’elenco annuale 2013, finanziate principalmente con i proventi derivanti dalla dismissione di partecipazioni azionarie», come si legge nella determina del dirigente Matteo Todesco, su mandato del consiglio provinciale. Dopo la vendita di un primo blocco, la Provincia è quindi ora pronta ad alienare azioni fino ad un massimo del 3,44% della società: attualmente il pacchetto di proprietà di Ca’ Corner è pari all’8,708% di Save. Quindi, a differenza del Comune che da Save è uscito, la Provincia continuerà a detenere una piccola quota della società. Ca’ Corner ha deciso di contrattare la vendita direttamente in Borsa, partendo dalla considerazione - e qui sta la stoccata al Comune, pur nella forma tecnicamente asettica di una determina dirigenziale - che «le due procedure di gara ad evidenza pubblica effettuate nel corso del 2012 sono andate deserte e l’unica vendita realizzata nel 2012, mediante procedura aperta (da parte del Comune di Venezia) ha fatto registrare dei risultati molto inferiori rispetto al prezzo di mercato (6,41 euro ad azione contro i 7,10 della borsa); tenendo poi conto del trend molto positivo registrato recentemente in borsa dal titolo Save, il cui prezzo ha superato il valore di 12 euro». Ad aprile, la stessa provincia aveva messo in vendita un primo blocco di 165 mila azioni, spuntando un prezzo medio superiore a 10,20 euro ad azione «al fine di far crescere i volumi degli scambi, presupposto indispensabile per rendere più appetibile il titolo azionario sul mercato generale, con un introito di 1,680 milioni di euro». Così la Provincia ha deciso di sbarcare in Borsa, dandosi tempo fino a fine anno per trovare a chi vendere sul mercato telematico: costo dell’operazione, 8470 euro.

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