La Provincia ai sindaci «Vi serve personale?»

Il commissario Castelli sta cercando di trovare un posto ai 121 dipendenti dell’ente dismesso. Ieri ha incontrato i sindacati e i lavoratori della sede di Mestre
Di Mitia Chiarin

Una lettera a tutti i 44 sindaci del Veneziano per chiedere loro di fornire entro il 16 febbraio una lista del fabbisogno di personale, secondo le professionalità necessarie. Una lista che potrebbe rioccupare parte dei 121 lavoratori della Provincia di Venezia. È questo uno dei primi atti, annunciato ieri mattina alle organizzazioni sindacali, del nuovo commissario della Provincia, Cesare Castelli. Dopo aver salutato martedì a Ca’ Corner a Venezia i dipendenti provinciali che lavorano in quel palazzo, ieri il commissario Cesare Castelli ha incontrato nell’auditorium del Centro Servizi di via Forte Marghera anche quelli della sede di Mestre; poi ha visitato il comando della Polizia provinciale a Marghera.

Il commissario Castelli ha fatto presente anzitutto come abbia potuto constatare «che l’amministrazione funziona bene e attua una gestione positiva soprattutto per merito di tutte le persone che vi lavorano». E si è definito un “traghettatore” che per un breve periodo, fin dopo l’elezione del sindaco di Venezia, dovrà reggere le redini dell’ente che deve trasformarsi nella nuova città metropolitana. Al personale ha espresso la necessità «di lavorare insieme perché le attività della Provincia possano essere espletate rapidamente ed al meglio possibile». Molte questioni sono da chiarire: le competenze assegnate, gli effetti sui servizi, sui dipendenti e sulle partecipate. E il futuro dei lavoratori. Temi che richiedono le decisioni del governo centrale e della Regione Veneto, che sotto la guida di Luca Zaia, contesta il processo verso la Città metropolitana.

Castelli ha ribadito l’intenzione di sentire le istanze del territorio e ha garantito ai lavoratori di Mestre che «lavorerà con la porta aperta per raccogliere ogni indicazione utile, da chiunque provenga». Una collaborazione che il commissario ha confermato anche alle organizzazioni sindacali. «Avevamo chiesto l’incontro venerdì scorso e velocemente ci è stato concesso. Questo è un segnale positivo di interesse. Le tematiche da affrontare sono tante e abbiamo stilato una lista di questioni per macroaree da affrontare. Appalti compresi», dice Tania Giacomel della Rsu, che ha rappresentato la Cgil al tavolo con il commissario della Provincia. «Positiva è stata la lettera ai sindaci che avevamo sollecitato all’Anci. Ma è importante che la nuova città metropolitana non nasca con una carenza di personale. E poi c’è da garantire il futuro dei 64 lavoratori dell’Apt che hanno ottenuto un rinvio di qualche mese», spiega la Giacomel. Oggi i sindacati prevedono un presidio dalle 16 a Ca’ Corner per incontrare il prefetto Cuttaia.

Ai dipendenti Castelli ha spiegato che il cambiamento deve avvenire in modo preciso e graduale, affinché «nel prossimo futuro chi presiederà la Città metropolitana possa attuare tale processo con puntualità e precisione». Infine, l’invito a lavorare con serenità. «Solo in questo modo», ha sottolineato, «si potrà soddisfare l’esigenza dei cittadini di avere servizi sempre più efficienti».

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