La protezione civile ripulisce gli argini

NOVENTA. La protezione civile di Noventa ripulisce le rive del Piave. I volontari, organizzati in una o due squadre a seconda delle giornate, hanno avviato un intervento di pulizia della golena del...
MORSEGO FGAVAGNIN NOVENTA DI PIAVE EMERGENZA PIAVE LAVORI DI PREVENZIONE E CHIUSURA DEL BUCO SULL_ARGINE CHE DA AL PARCO FLUVIALE
MORSEGO FGAVAGNIN NOVENTA DI PIAVE EMERGENZA PIAVE LAVORI DI PREVENZIONE E CHIUSURA DEL BUCO SULL_ARGINE CHE DA AL PARCO FLUVIALE

NOVENTA. La protezione civile di Noventa ripulisce le rive del Piave. I volontari, organizzati in una o due squadre a seconda delle giornate, hanno avviato un intervento di pulizia della golena del fiume, rimuovendo la vegetazione in eccesso o quella che può rappresentare un serio pericolo in caso di piena. Un intervento fondamentale sia per la sicurezza che per rendere il parco fluviale nuovamente fruibile in vista della bella stagione. Le operazioni sono iniziate dalla zona dove vengono abitualmente posizionate le strutture per le feste estive.

«C’è parecchio lavoro da fare. In questa fase, con il terreno che è ancora molle, stiamo attuando la parte più semplice dell’intervento», spiega Remigio De Lorenzi, coordinatore della protezione civile noventana, «stiamo facendo la pulizia del sottobosco, eliminando gli arbusti e i rovi degli alberi più piccoli che creano intralciano, possono rappresentare un pericolo o presentano delle problematiche. Quando il terreno sarà più asciutto e le condizioni meteo lo consentiranno, interverremo sugli alberi più grossi vicino alla riva».

Tutte le attività si svolgono sulla base delle autorizzazioni previste dalla Forestale, dal Genio civile e dagli uffici comunali. Con i sopralluoghi compiuti, i volontari hanno anche potuto monitorare la situazione del Piave, definita «non buona».

L’ultima piena, dello scorso novembre, ha creato parecchi problemi, con l’erosione di pezzi di riva e la creazione di nuovi “isolotti” fatti di blocchi di rami, per non parlare degli alberi caduti a ridosso della riva. Per la primavera la protezione civile sta sondando la possibilità di ottenere i permessi per compiere, con l’aiuto di sub volontari, una perlustrazione subacquea del fiume.

Giovanni Monforte

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