La protesta di Eraclea: «Stato di emergenza e via il prefetto Cuttaia»

ERACLEA. Consiglio comunale straordinario sulla questione migranti, maggioranza e opposizione approvano un ordine del giorno unitario e chiedono tra l’altro il trasferimento del prefetto Domenico Cuttaia. In un clima di tensione e dopo accuse reciproche, sono arrivati a un documento unitario.
Polemiche Lega. La giunta ha ricordato come esponenti leghista, tra cui il consigliere regionale Gianluca Forcolin, avessero denunciato con largo anticipo l’arrivo dei migranti a Eraclea, adombrando strane collusioni. Per queste illazioni sono state annunciate querele anche dal segretario Giovanni Burato. Più volte ricordato il nome dell’imprenditore, Ivan Montenegro, della immobiliare Venezia di Verona che ha messo a disposizione il residenze Magnoliendi via Olivindove si trovano circa 240 migranti.
Richieste al Governo. Si chiede di dichiarare lo stato di emergenza, come nel 2011, nella gestione della problematica migranti. Una richiesta perentoria al presidente Renzi che non era mai stata formalizzata e che solleva Eraclea come un caso nazionale nell’ambito della emergenza migranti, dopo la manifestazione di protesta di lunedì con l’occupazione delle strade da parte di un gruppo di migranti anglofoni.
Richieste alla Regione. Al governatore Zaia si chiede di attuare un piano di accoglienza che porti all’equa ripartizione dei migranti tra i Comuni in conformità all’accordo Stato-Regioni del 10 luglio 2014. Eraclea ha chiesto il rapporto di un migrante ogni mille abitanti, ovvero 13. Per il momento si chiede una drastica diminuzione: da 240 a 140 in modo da trasferirli.
Ministero Interno. Al ministero è stata formalizzata nell’ordine del giorno la richiesta d’immediato trasferimento dei profughi attualmente presenti a Eraclea Mare e la cessazione dell’invio di ulteriori richiedenti protezione internazionale sul territorio. Per il momento non si parla della ex caserma di Ca’ Turcata quale possibile alternativa che sembra stia tramontando.

Lotta al prefetto. È stata approvata anche la richiesta di trasferimento ad altra sede del prefetto Cuttaia: «per i danni causati all’economia e all’ordine sociale nel nostro territorio». Una richiesta perentoria che ha visto unite maggioranza e opposizione e che solleverà nuovi attriti con la prefettura.
Controllo dei migranti. Eraclea invoca la costituzione di un organismo di controllo sull’attività di gestione dei centri di accoglienza da parte degli operatori convenzionati. Un soggetto per monitorare costantemente i rapporti tra migranti e cooperative di gestione.
Il sindaco si fa parte attiva per l’invio dell’ordine del giorno al presidente del consiglio, al ministro dell’Interno, al prefetto di Venezia, al presidente della Regione, ai sindaci della costa veneta, al presidente dell’Anci nazionale, a quello dell’Anci Regionale e al presidente conferenza xindaci Veneto orientale. Quindi a monitorare l’attuazione di quanto richiesto tenendo informato il Consiglio comunale.
Solidarietà dal Pd. È arrivata a sindaco e giunta dai parlamentari Pd. Mognato, Murer, Martella, Moretto e Zoggia che paventano nuovi arrivi. Criticano la Regione per il mancato rispetto delle quote e chiedono la drastica diminuzione dei migranti a Eraclea, ricordando il documento Anci Veneto che rimanda alla responsabilità a ogni livello istituzionale. Infine suggeriscono l'utilizzo di caserme non utilizzate.
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