La protesta dei pendolari contro i nuovi orari dei treni

Un centinaio fra sindaci, amministratori e comitati hanno marciato dalla stazione fino a palazzo Balbi: «Chisso dimettiti!»

VENEZIA. Il giorno della protesta dei pendolari. In cento - sindaci, amministratori, rappresentanti dei comitati - hanno marciato dalla stazione di Santa Lucia fino a palazzo Balbi, sede della Regione, protestando contro i nuovi orari “cadenzati” che saranno introdotti a partire dal 15 dicembre e che, a loro dire, hanno soppresso tante corse locali e hanno sfalsato le coincidenze con le corriere o lasciato troppi “buchi” durante la giornata. Cori contro l’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso invitato a dimettersi.

640

Del corteo fanno parte i sindaci (che indossavano la fascia tricolore) di molti paesi della provincia e hinterland di Venezia come Portogruaro, Meolo, Ceggia, Mirano, Spinea, Salzano, Quarto d’Altino.

Il corteo ha preso il via alle 14:15 dalla stazione ferroviaria ed è arrivato a palazzo Balbi. I manifestanti hanno chiesto di essere ricevuti da Chisso, cui hanno consegnato una lettera firmata da tredici sindaci.

Al termine dell'incontro Chisso ha promesso che i problemi prospettati saranno risolti: "Entro il 9 dicembre vedremo di sistemare gli inconvenienti che restano. Per le domeniche sappiamo che possono esserci problemi e vedremo di trovare le risposte possibili. In ogni caso, ci sarà tempo anche dopo l’entrata in vigore del servizio cadenzato per fare ulteriori verifiche, valutare problematiche e provvedere ad aggiustamenti”.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia