«La Progeco di Argentin dichiarata fallita»
«La società di Argentin, la Progeco srl, è fallita il 13 giugno con sentenza n° 90 del tribunale di Venezia». A fermare, forse per sempre, il Campus Argentin è stato il sindaco di Alleghe Gloria Pianezze, che ieri ha rivelato come la società che doveva sottoscrivere l'accordo di programma assieme al Comune e alla Regione, la Progeco srl di Moreno Argentin, sia fallita circa un mese fa. Fine dei giochi. “Come in ogni favola», dice il sindaco, «c'è il colpo di scena. Il 5 luglio ho saputo che la Progeco è fallita. Noi non abbiamo certo responsabilità in questo. Sono vicende che possono toccare chiunque. Ci sono però anche dei creditori locali, di Alleghe o dei comuni vicini».
Il sindaco ricorda l'iter che ha portato fino a qui: dal Piano urbanistico attuativo del 2009 (7 mila metri cubi di residenziale puro e 16 di residenza turistica coordinata, ovvero appartamenti gestiti come un residence) all'avvio dell'accordo di programma tra il Comune, la Regione e la Progeco srl, dalle nuove richieste di aumento di cubatura (fino a 63 mila metri cubi) formulate da Argentin, il 12 giugno in sala Franceschini in cui lo stesso ex campione del mondo di ciclismo ha presentato il progetto al pubblico. Sottolinea poi le questioni rimaste aperte. «La proprietà dei terreni che non sono di Progeco», precisa Pianezze, «l'acquedotto, la fognatura, il rischio idrogeologico. Tutte cose risolvibili. Ma il problema maggiore è che non sappiamo chi sarà l'investitore e chi gestirà il complesso in futuro». Aspetti che, secondo il sindaco, non sono stati chiariti da Argentin il 12 giugno. Dopo aver ricordato i fatti, il sindaco passa allo sfogo che prepara il colpo. «Argentin», prosegue, «mi ha accusato di fare polemica sui metri cubi, di essere a capo di un'amministrazione che non ha fatto niente, di voler fare lo sviluppo di Alleghe con i suoi soldi. Comunicheremo alla Regione l'archiviazione del progetto. Nel caso in cui quest'ultimo venisse ripresentato da un'altra società di Argentin sarà un no secco a priori e sfido altri amministratori a dargli credito. Sono arrabbiata con Argentin», conclude Pianezze, «credo che avrei dovuto essere la prima a saperlo. Il 12 giugno ci ha illustrato i benefici del suo progetto trattandoci come montanari ignoranti, sapendo e non dicendo che poche ore dopo, il mattino dopo, era fissata l'udienza in tribunale che avrebbe sancito la morte del progetto. Ieri poi mi ha detto che il progetto si farà con un'altra società. Mi auguro non abbia più il pudore di venire ad Alleghe». (g.san.)
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