La prof in congedo dopo le frasi razziste

«Siamo tutti d’accordo che vogliamo una società basata sull’uguaglianza, la comprensione e la convivenza?». Un coro di sì risponde senza esitare al rappresentante d’istituto del Liceo Classico Marco Polo. Ieri mattina gli studenti hanno infatti riempito l’ampio atrio della scuola per negare pubblicamente qualsiasi forma di intolleranza.
La conferenza stampa flash, nata come risposta immediata ai post razzisti trovati sul profilo Facebook della docente Fiorenza Pontini, è stata organizzato dal Collettivo Artistico Marco Polo e Coordinamento Studenti Medi, ma i ragazzi hanno già fatto richiesta per un’assemblea d’istituto per discutere in maniera più ampia dell’episodio. Dopo l’interrogazione parlamentare avviata dai deputati veneziani di Sel, la preside del Marco Polo Annavaleria Guazzieri si è trovata nel giro di un giorno al centro di una polemica che ha avuto un’eco nazionale. Ieri a scuola c’erano anche gli inviati del programma “Le Iene”. Oltre alla frase shock «Bisogna eliminare i bambini dei musulmani tanto sono dei futuri delinquenti», il profilo della docente che si è tolta dal social network presentava anche insulti a Laura Boldrini o al sindaco Luigi Brugnaro, alcuni pesanti come «a morte» indirizzato al premier Matteo Renzi. Anche per questo gli screenshots (fotografie dello schermo) sono ora al vaglio della Procura, e due procedimenti disciplinari sono stati aperti dall’Ufficio scolastico regionale. Ieri mattina la preside ha ribadito quanto detto il giorno prima, ovvero che aveva sentito l’insegnante che non si era scusata per la frasi pubblicate, quanto per lo scompiglio arrecato alla scuola e che la scuola prendeva nel modo più assoluto le distanze dai contenuti espressi dall’insegnante. «I ragazzi li ho visti scossi», ha spiegato Guazzieri, «ma anche maturi e capaci di capire che l’istituto dove studiano la pensa in modo diverso. La docente non è venuta a scuola, ha preso 20 giorni di congedo. Stiamo cercando un supplente». In base alla legge, intanto, la docente rischia sanzioni disciplinari pesantissime, dalla sospensione alla destituzione, ovvero il licenziamento.
La scuola, intanto, va avanti. Da martedì arriverà a parlare agli studenti Fabrizio Gatti, il giornalista dell’Espresso che si è mimetizzato tra i profughi e ha raccontato il viaggio della speranza in prima persona. Poi giovedì sarà la volta del prefetto Domenico Cuttaia, seguito dai migranti minori del Forte Rossarol, dagli operatori del Centro Pace del Comune.
«La mia reazione quando sono andata a vedere quello che mi avevano segnalato i genitori», prosegue la preside, «è stata di completo sconvolgimento. Non avrei mai potuto immaginare che una docente si esprimesse in termini così violenti e xenofobi. Nella scuola abbiamo sempre seguito una politica inclusiva, come dimostra l’integrazione dei 50 ragazzi di origini straniere».
Il messaggio pubblico dei ragazzi è stato dato dal rappresentante d’istituto Sebastiano Bergamasco: «Noi, il corpo vibrante della scuola, vogliamo dire in maniera chiara davanti a tutti che il nostro istituto è antirazzista e contro ogni discriminazione e per una società basata sull’inclusione». Gli studenti non hanno dato giudizi sulla persona, dicendo che se ne occuperà di chi competenza come sta avvenendo. La docente aveva avuto problemi simili al Liceo Benedetti e al Foscarini, ma in entrambi i casi non era stato fatto trapelare nulla, se non che c’erano stati dei richiami. Oggi invece sembra che la situazione possa peggiorare.
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