La Procura: "Condannate Galan"

Davanti alla Corte dei Conti il "processo patrimoniale" all'ex presidente regionale corrotto dal Consorzio Venezia Nuova per l'affare Mose

VENEZIA. La Procura della Corte dei Conti di Venezia oggi ha chiesto la condanna di Giancarlo Galan, ex presidente della giunta regionale del Veneto ed ex ministro, ad un risarcimento danni per 5,2 mln di euro per la vicenda Mose. La Corte, come di consueto, si è riservata di decidere.
Nel corso dell'udienza la difesa di Galan ha puntato sul fatto che, nonostante l'ex politico sia stato governatore per 10 anni, gli eventuali reati sono prescritti dal 2008 mentre dal 2010 non era più alla guida della Regione del Veneto non essendo stato candidato. Successivamente sotto il Governo Berlusconi era diventato prima ministro dell'Agricoltura e poi ai Beni culturali. La richiesta di danno di immagine è stata effettuata dopo che il patteggiamento di Galan è diventato definitivo.


In sede penale aveva patteggiato con la Procura di Venezia - accordo accolto dal Gup - una pena di 2 anni e 10 mesi che dopo il carcere sta scontando ai domiciliari e a 2,6 mln di euro di multa. Non essendo riuscito ad onorarla è stato costretto a cedere all'erario Villa Rodella, la sua dimora d'epoca sui Colli euganei.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia