La Procura apre un’inchiesta per omicidio colposo
VENEZIA. C’è un fascicolo aperto con l’ipotesi di reato di omicidio colposo sulla scrivania del pubblico ministero di turno Raffaele Incardona per la morte del bimbo. Nessuno al momento è stato iscritto sul registro degli indagati. Il primo atto disposto dal magistrato è stato il conferimento dell’autopsia, eseguita nel tardo pomeriggio di ieri dal medico legale Rossella Snenghi dell’Istituto di medicina legale di Padova. I risultati dell’accertamento sulla salma del piccolo serviranno tra l’altro a determinare con precisione la causa della morte, che a un primo riscontro sarebbe per annegamento, oltre che a datare la tragedia. Dalla prima ricognizione sulla salma effettuata dal medico legale sul corpo già venerdì sera non sarebbero stati evidenziati segni di violenza o che farebbero pensare all’intervento di terzi nella tragedia che dunque al momento sembrerebbe avere i contorni di una tragica fatalità.
Ma le indagini della Procura sono solo all’inizio. La mamma del piccolo, i vertici e gli operatori della coop dovranno essere risentiti dalla polizia che sta conducendo le indagini, dopo che nelle ore immediatamente successive alla tragedia erano stati ascoltati solo informalmente. Da un lato gli inquirenti vogliono scandagliare su eventuali responsabilità di omessa custodia da parte della cooperativa. La struttura era adeguatamente protetta? La sorveglianza era adeguata? Come ha potuto il piccolo uscire senza che nessuno si accorgesse? Sarà necessario verificare se anche la madre possa avere qualche responsabilità o si sia trattato di un attimo di distrazione risultato fatale, con il bimbo che si è allontanato incamminandosi verso lo scolmatore dell’Osellino. Per ricostruire il tragitto fatto dal piccolo potrebbe essere disposta la verifica sulle telecamere. —
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