La “priority” per i residenti a Venezia non piace ai turisti, risse ai pontili
VENEZIA. Le parolacce non si contano, come pure gli insulti diretti ai comandanti e talvolta il rischio di passare dalle parole alle mani: di perdere il battello una, due volte, per far salire a bordo prima i “veneziani” non ne vogliono sapere quanti - tra turisti e visitatori occasionali - restano in attesa a bordo dei pontili dove si sta sperimentando l’accesso prioritario per i titolari di tessera unica. A calmare gli animi sopperisce Actv con un’iniezione di corse bis, ma se ne salta una, gli animi si accendono. A suonare la sveglia sono i piloti del Comitato lavoratori Actv, pronti a saltare la fermata di Rialto se seguiranno le intemperanze.
«Accade spesso a Rialto nella seconda metà del pomeriggio, a piazzale Roma la mattina, al Lido la sera», racconta Nevio Oselladore, comandante Actv e presidente del Comitato. «Le telefonate dei colleghi alla centrate operativa sono continue e c’è chi ha già annunciato che per motivi di sicurezza non ormeggerà più al pontile della Linea 2 di Rialto se si ripeteranno queste intemperanze, sempre più accese e, per altro, del tutto prevedibili: questo sistema di priorità non funziona».
«Mi spiace dover contraddire chi pensa il contrario», prosegue Oselladore, «ma a piazzale Roma, Rialto, Lido i lavoratori in prima linea rischiano di essere oggetto di aggressioni. Le offese rivolte al personale Actv nei pontili ed a bordo dei battelli non si contano più. I preposti al comando continuano a manifestare estreme situazioni di pericolo e chiedono alla stazione radio di inviare nei pontili gli agenti della forza pubblica e nel contempo di tamponare la situazione con unità in corse bis. Alcuni piloti hanno anche avvisato che in caso di pericolo, non approderanno più a Rialto linea 2, ma effettueranno fermata straordinaria a Rialto linea 1. Tutto questo accade nelle ore di maggior afflusso nelle rispettive direttrici».
Actv-Avm hanno aumentato il numero del personale ai pontili, ma non basta a placare gli animi, come non basta l’aver inserito corse bis tra Rialto e Piazzale Roma. «C’è un grande, caotico dispendio di uomini e mezzi», conclude Oselladore, «perché non iniziare rimettendo i battelli ogni 10 minuti, su linea 1 e 2, invece dei 12 che si sono mangiati una corsa l’ora? Quanto costa alla collettività quest’operazione? Eppoi già viene mal sopportato la differenza del prezzo dei biglietti tra veneziani e turisti, se aggiungiamo anche la forte discriminazione per accedere ai mezzi pubblici, non potremmo nasconderci di fronte alle critiche che ci pioveranno addosso». La proposta del personale? Prima i mezzi pubblici, poi tutti gli altri. «Stabilire la centralità di tutto è quella di considerare il servizio pubblico di trasporto essenziale e prioritario. Come è previsto in tutte le città in Europa».
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