La Prefettura di Venezia riaccende gli autovelox: «Apparecchi in regola»

Il Comune capoluogo incarica gli avvocati per riattivare i controlli con le telecamere di via Martiri della Libertà

Giacomo Costa
Mestre. Auto che frenano alla vista dell'Autovelox
Mestre. Auto che frenano alla vista dell'Autovelox

Solo la polizia locale del Comune di Venezia, nel 2024, ha registrato ben 85.148 violazioni dei limiti di velocità grazie ai suoi autovelox. Sebbene il numero sia elevato, rappresenta un calo rispetto al 2023, quando le infrazioni avevano raggiunto quota 94.254.

Questo calo è dovuto anche alla disattivazione, a fine luglio, di due rilevatori nel sottopassaggio di via Martiri della Libertà. Tali apparecchi, acquistati da Ca’ Farsetti, pur essendo autorizzati, non risultavano formalmente “omologati”.

La questione autorizzazione vs. omologazione

La distinzione tra autorizzazione e omologazione, che sei mesi fa era stata al centro delle sentenze di Cassazione contro gli autovelox, potrebbe essere superata dalla recente circolare del ministero dell’Interno, diffusa tre giorni fa. Secondo il parere dell’Avvocatura di Stato, i due termini sarebbero ora equiparati, semplificando così l’interpretazione normativa in vista delle prossime sentenze.

Il Comune di Venezia sta attualmente analizzando il testo e ha dato mandato alla sua avvocatura per valutare la possibilità di riattivare i due apparecchi precedentemente spenti. Nonostante ciò, non c’è fretta: l’impatto dei due dispositivi sul totale delle multe è considerato marginale.

Comportamenti e ricorsi

Nel parere dell’amministrazione comunale, il calo delle multe è attribuibile anche a una maggiore attenzione degli automobilisti veneziani, ormai più abituati a rispettare le norme lungo le strade.

Intanto, i ricorsi contro le sanzioni si accumulano in tutta Italia, spesso accompagnati da denunce rivolte ai municipi e alle prefetture. Il prefetto Darco Pellos ha ribadito che i cittadini hanno il diritto di contestare sanzioni che ritengono scorrette, ma mette in guardia contro tentativi generalizzati di attaccare le norme legali, enfatizzando la differenza tra un caso individuale e una contestazione sistematica delle leggi.

Controlli e verifiche sui dispositivi

Pellos ha dichiarato: Nel territorio della provincia di Venezia non ci sono autovelox che risultino contrari alle norme vigenti. Le verifiche condotte da luglio 2024 a oggi, sia dai Comuni che dalla polizia stradale, lo confermano. Anche nei casi in cui si è scelto di spegnere i dispositivi, si è trattato di una decisione cautelativa.

Inoltre, il prefetto ha sottolineato che multe ripetute non sono più un problema: attualmente, non vengono mai attivati contemporaneamente due o più autovelox lungo lo stesso tratto di strada.

Tavolo tecnico per l’omologazione

Nel frattempo, il governo ha istituito un tavolo tecnico presso il Mimit, con rappresentanti del Viminale, dell’Anci e del ministero delle Imprese. L’obiettivo è definire una procedura chiara per l’omologazione di tutti i prototipi di autovelox, risolvendo così definitivamente le incertezze normative.

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