La posta a singhiozzo Marghera è penalizzata

Vicino al Panorama e a Catene segnalati ritardi, caso limite in via Pasini: sei etti di corrispondenza consegnati in un colpo solo. L’azienda: «Garantite le urgenze»

MARGHERA. Riviste settimanali che arrivano quando in edicola ormai si affaccia il nuovo numero, postini che non si vedono per giorni interi, ricevute di avviso trovate sul campanello da persone rimaste in casa tutta la giornata e, in alcuni casi limite, bollette consegnate oltre i termini di scadenza. La situazione della consegna della posta a Marghera, specie in alcune zone del quartiere, è da tempo sotto accusa, ma negli ultimi giorni le lamentele si sono fatte più pressanti.

Dalle Poste risposta immediata: se manca personale, con le sostituzioni la posta urgente viene consegnata subito, se ci sono dei ritardi accade solo per le consegne non prioritarie.

Negli ultimi giorni, comunque, da varie zone di Marghera sono stati segnalati ritardi nella consegna della posta: le aree più colpite sono nelle vicinanze del Panorama e Catene, da dove la protesta si è sviluppata anche via internet. «Non ho ricevuto posta per una settimana intera», scrive ad esempio una signora che abita in una laterale di via Trieste, «per poi vedermi recapitare in un colpo solo il martedì una decina di inserzioni pubblicitarie e il giornale, con i programmi televisivi che vanno dal sabato al venerdì».

«Io sono stata a casa tutta la mattina», replicano da pochi metri e poche strade di distanza. Problema piccolo al confronto di chi si è visto recapitare in un sol colpo quasi sei etti di corrispondenza, tra fatture, bollette, anche del mese precedente, e lettere. È accaduto a Ernesto Capone, titolare del Pizza Sì di via Pasini, che ha avuto questa sorpresa martedì all’apertura del negozio. «Le tre bollette», spiega, «le ho pagate subito, ma mi arriverà la mora per un ritardo non dovuto a colpa mia».

«Il caso di via Pasini», replicano dalle Poste, «è singolo e dovuto alla mancanza di una buca delle lettere o altro posto dove lasciare la posta in arrivo a negozio chiuso. Il postino è così costretto a lasciare le lettere solo se trova aperto, fatto che non è capitato nelle ultime due settimane. Per gli altri problemi, in caso di assenza di portalettere per ferie o malattie, le Poste garantiscono il servizio tramite i portalettere presenti, dando priorità a raccomandate, bollette e quotidiani in abbonamento. Per la posta non prioritaria, ci possono essere delle attese, ma non superiori a pochi giorni».

Poste Italiane, però, invita l’utenza a stare attenta ai servizi erogati: «Controllate sempre bene chi è il responsabile del servizio, prima di rivolgerci a noi per protestare».

Massimo Tonizzo

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