La posta a giorni alterni con meno portalettere
Tagli e nuovi servizi alle Poste, allarme dei sindacati per la consegna a giorni alterni della posta. I primi esperimenti in Veneto hanno profondamento deluso le organizzazioni sindacali del settore e adesso la Uil Poste denuncia pubblicamente le carenze che saranno conseguenza di queste decisioni. Entro un paio di mesi nei centri postali di San Donà, Eraclea e Portogruaro, ovvero i riferimenti per la corrispondenza sul territorio del Veneto Orientale, partirà una rivoluzione nel recapito della posta. Da aprile è previsto il recapito della corrispondenza a giorni alterni. Un piano di Poste Italiane avvallato dalla Comunità europea e dall'Agcom, presentato ai sindacati nei mesi scorsi. «In alcuni Comuni del Veneto», dice Daniele Vittone, della Uil Poste, «tra cui Feltre, Bassano e Rovigo, il recapito a giorni alterni è già partito sperimentalmente, con conseguenze a dir poco catastrofiche. Uno stesso portalettere si troverà a distribuire la posta lunedì, mercoledì e venerdì in una zona, martedì e giovedì in un’altra, mettendo in conto che dal 2008 a oggi le zone di recapito e di conseguenza i postini si sono ridotti del 35%. L'ultima riorganizzazione del 2013, che la Uil Poste peraltro non aveva firmato, aveva già ridotto i portalettere del Veneto Orientale di circa 25 unità. Con questa ulteriore riorganizzazione», prosegue, «ricevere la posta per i cittadini sarà solo un’ illusione, visto che il numero dei portalettere, ora sono 120, nei tre centri si ridurrà ulteriormente del 40% circa».
La Uil Poste ha compreso la situazione in cui versa il settore, strategico per l'assetto aziendale. Si punta sul recapito dei pacchi e della posta pregiata, spendendo migliaia di euro sui media per pubblicità, cercando di trovare soluzioni idonee con l'azienda. «Che però si dimostra cieca e arrogante», conclude il sindacalista, «non siamo disponibili, in assenza di trasparenza nell' individuare un percorso certo e condiviso, di continuare una trattativa con questa azienda che impronta la discussione solamente sui tagli del personale. Siamo convinti che una grande azienda quale Poste Italiane debba caratterizzarsi per la qualità dei servizi che offre ai cittadini, garantendo contemporaneamente il miglioramento del sistema Paese, e non peggiorando i servizi che a nostro avviso porteranno alla dismissione della posta comunicazione logistica, cosa peraltro da noi osteggiata da sempre , poiché Poste Italiane è una grande azienda nella sua unicità».
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