La Polstrada salva 121 cuccioli
PIANIGA. Cento e ventuno, tra cani e gatti, stipati in gabbie dentro un furgone lanciato sull’autostrada A4 in piena notte. C’è voluta la fortuna, sotto forma stavolta della pattuglia della Polizia stradale di Venezia, per mettere fine all’ennesimo trasporto illegale di animali di compagnia sulle nostre autostrade destinato a soddisfare, a basso prezzo, le voglie di chi vuole un cane di razza, senza preoccuparsi troppo da dove arriva. Un mercato fiorente, purtroppo.
Tutto è iniziato verso la mezzanotte tra sabato e domenica quando i poliziotti della Stradale intercettano e fermano vicino a Pianiga un autocarro Iveco Daily con targa slovacca. A bordo ci sono due uomini, cittadini slovacchi, di 42 e 41 anni. Sembra un normale controllo ma nel retro del mezzo ecco che tra i guaiti, saltano fuori ben 121 cuccioli di cane e gatto, stipati in gabbiette.
La pattuglia chiede l’assistenza dei volontari dell’ Eital (Ente Italiano Tutela Animale e Legalità) per controllare gli animali con un lettore per chip identificativo. Si spulciano i documenti di viaggio ed ecco varie violazioni alla normativa sul trasporto internazionale di animali vivi. Alcuni cuccioli apparivano in stato di sofferenza fisica. E si comprende subito che molti erano tutti più giovani rispetto alla data di nascita indicata sui passaporti per animali. I volontari a quel punto contattano un veterinario di fiducia, che in piena notte, mette a disposizione uno spazio dove visitare tutti i cuccioli, accertandosi che non fossero portatori anche di malattie. Una veterinaria ha prestato immediatamente le proprie cure a due cani di razza Chow Chow in precarie condizioni di salute, sofferenti per il trasporto e il prematuro allontanamento dalla madre.
Secondo la veterinaria molti dei 121 animali si trovavano sotto stress per il lungo viaggio non compatibile con la loro giovane età e dovevano essere trasportati quanto prima in un’idonea struttura specialistica. E così i poliziotti e i volontari hanno trovato una soluzione. Gli animali sono stati portati nel canile “Madonna di Guadalupe” di Castelnuovo di Sotto (in provincia di Reggio Emilia) e il medico ne ha curato personamente il trasporto, organizzando anche i successivi accertamenti sanitari.
I poliziotti, di fronte a questo quadro, hanno fatto scattare le denuncie, ravvisando nei confronti dei due slovacchi il reato di maltrattamento di animali visto che i cuccioli erano stati separati dalla madre anzitempo per essere venduti prima dell’età consentita dalle leggi: i due sono stati denunciati ed è scattato il sequestro dei 121 passaporti degli animali e dei relativi certificati. Il conducente è stato anche sanzionato per non aver rispettato la normativa relativa al trasporto internazionale di animali e merci in genere.
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