La polizia ferroviaria a scuola tra gli studenti
VENEZIA. Nel corso del 2014, tra le attività curate dal compartimento di polizia ferroviaria per il Veneto, ha riscontrato molto interesse l’iniziativa “train to be cool”, uno slogan in lingua inglese, molto usata tra i giovani, che si presta a giochi di parole e diverse interpretazioni, per veicolare il messaggio che il treno è il mezzo di trasporto più sicuro, meno inquinante e verosimilmente più rapido negli spostamenti breve – medio raggio, che è un bene comune da salvaguardare e rispettare come tutti i patrimoni pubblici, un mezzo di trasporto proiettato al futuro.
Gli agenti, specificatamente formati per dialogare con gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori, hanno impostato gli incontri proponendosi cui i giovani possono rapportarsi quando si spostano all’interno del mondo ferroviario. Un mondo che si sta evolvendo e che si sta proponendo sempre più come un microcosmo all’interno delle stesse città.
Le stazioni più importanti infatti sono servite da attività commerciali e locali di ristorazione delle più note catene internazionali, che spingono i giovani a considerare gli scali ferroviari anche come punti di ritrovo, di incontro e di aggregazione. Un ambiente con queste caratteristiche nasconde però molte insidie sia dal punto di vista sociale che sicurezza personale.
Gli alunni delle scuole vengono pertanto sensibilizzati in tal senso e informati sulle attività che svolge l’agente di polizia ferroviaria che all’occorrenza può diventare un punto di riferimento, un “amico”, sul quale poter contare in caso di necessità.
Particolare attenzione viene dedicata anche al tema degli incidenti ferroviari nei quali, come risulta dagli studi statistici, purtroppo rimangono vittime sempre più giovani, a causa dell’inosservanza di banalissime e quanto mai disattese norme comportamentali, prime tra cui gli attraversamenti dei passaggi a livello (quando le sbarre sono abbassate) e gli inopportuni attraversamenti dei binari.
Si affrontano anche i casi delle bravate che vanno dalla posa di oggetti, più o meno grandi, sui binari, fino alle sfide a chi si sposta il più tardi possibile al sopraggiungere del convoglio. Gli agenti affrontano anche la tematica del graffitaggio delle carrozze ferroviarie, i danni che tale fenomeno procura e le conseguenze cui vanno incontro gli autori del gesto.
Il compartimento di polizia ferroviaria per il Veneto (che ha giurisdizione in tutte le linee ferroviarie delle province del Veneto ad eccezione di Vicenza e Verona), con la collaborazione della direzione regionale scolastica di Venezia, ha divulgato l’iniziativa tra gli istituti scolastici della Regione, riscontrando fin da subito grande interesse.
Il percorso è iniziato nella scorsa primavera ed ha portato ad oggi a visitare 15 istituti delle province di Belluno, Treviso e Venezia, incontrando complessivamente 1480 alunni che hanno interagito con interesse, offrendo la possibilità di raccogliere le opinioni e il modo di vedere di coloro che rappresentano sicuramente il futuro della società. Il messaggio della sicurezza nell’ambiente ferroviario è stato veicolato anche grazie ad iniziative curate in collaborazione con l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, incontrando due partner di assoluto valore e particolarmente vicini ai giovani: la Federazione Italiana Pallacanestro e la Federazione Rugby con le quali sono state organizzate due iniziative a Mestre (basket) e a Jesolo (rugby).
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