La pizza? Ottima con i grilli. Il futuro è la farina d’insetti
ABANO. Anche una farina a base d'insetti è stata utilizzata per realizzare le pizze durante l'ultimo corso per pizzaioli. Si è conclusa sabato con il saggio pubblico con assaggio la 104esima edizione del corso per pizzaioli della Scuola Margherita 2000, sotto il patrocinio della Provincia di Padova. Gli allievi hanno esplorato nuovi territori della pizza gourmet tra cui pizze con farina di grilli, prive di glutine, con farine alla liquirizia e mozzarelle mentolate.
«Ci siamo adeguati ai dettami emersi nell'ultimo Expo di Milano, durante il quale si erano aperte le frontiere all'utilizzo degli insetti anche nella nostra cucina», spiega Riccardo Broch, il titolare della scuola per pizzaioli. «Ho pensato che era arrivato il momento anche per noi di sperimentare questa nuova forma di cucina. Con la scuola ho voluto abbattere il gap culturale, che invece ancora persiste in Italia».
La farina di grilli, ma anche quella di cavallette, potrebbe avere costi inferiori rispetto alla tradizione farina per pizza. «La farina di insetti ha una qualità maggiore ed è buona. Il costo sulla carta sarebbe bassissimo, ma il problema è che questo tipo di farina si può comprare solamente all'estero. Quindi è necessario importarla, come abbiamo dovuto fare noi con un acquisto on-line. Questo ha inevitabilmente fatto lievitare alle stelle il costo. Un chilo di farina tradizionale costa un euro, mentre un chilo di farina di grilli costa oggi circa 100 euro. Noi abbiamo speso 28 euro per acquistare 200 grammi di farina di grilli». L'esperimento ha funzionato. «Con tale farina abbiamo realizzato una pizza con asparagi, mozzarella e pomodoro e una pizza “bianca” con i funghi. L’impasto con gli insetti è scuro, come quello fatto con farina di spinaci. La pizza con farina di grilli ha un sapore simile a quella con farina di spinaci. La farina di grilli non contiene glutine e quindi è ideale per i celiaci».
Broch non si fermerà qui. «Stiamo organizzando dei master per insegnare l'utilizzo di diverse tipologie di farine».
Per la categoria Gusto è stata premiata Maria Marcu; per l'aspetto visivo Massimo Penello e per la cottura Giovanni Battista Vignola con un impasto al riso. Prima pizzaiola del corso è risultata Lara Fertin di Solesino. Oggi il Master Impasti, corso di specializzazione e approfondimento sugli impasti con lievito madre, pizza napoletana e pizza in pala alla romana, mentre il nuovo corso di formazione per pizzaioli inizierà il 21 maggio.
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