La piccola rivoluzione dei corrieri in bici
Corrieri in bicicletta. Viaggiano su due ruote le novità nel mondo delle consegne nel centro di Mestre, difficilmente accessibile tra zone pedonali e zone a traffico limitato, destinate ad estendersi da domani con il via ai lavori per la posa delle telecamere di sorveglianza dell’area pedonale di Riviera XX Settembre.
La bici per le consegne è una celta intelligente che prende piede, senza clamore. Per primi ad usare la bici sono stati i portalettere di Poste Italiane sui velocipedi pesanti e gialli che ancora oggi si usano. Ma sono i moderni corrieri in centro a Mestre a fare la differenza: consegnano pacchi girando con bici cargo e tricicli, tutti elettrici, dotati di grandi scaffali porta pacchi sul retro. Una piccola rivoluzione della mobilità che non passa inosservata e che è un esempio di investimento in pratiche ecologiche e a basso impatto.
C’è la ragazza di “Posta Power” che sulla sua bici elettrica dal centro città fino a Favaro e Marghera macina ogni giorno chilometri su chilometri, caschetto protettivo in testa e gentilezza da vendere, per consegnare raccomandate e documenti.
Ci sono le bici-furgone di Gls e Dhl, che arrivano fino nella piazza Ferretto “vietata” alle bici. L’ultimo metro per la consegna devono farlo a piedi. Un settore di nicchia ma destinato a crescere, stando ai pareri di chi ha investito.
«Da circa cinque mesi la sede Gls di Venezia per effettuare le consegne di merce in centro a Mestre è ricorsa ad un metodo di recapito alternativo per “l’ ultimo miglio” avvalendosi di due biciclette cargo a pedalata assistita», spiega Lisa Scaggiante, depot manager della General Logistics Systems Enterprise (Gls) che ha varato il programma aziendale “ThinkGreen”.
La Scaggiante ci spiega: «In centro a Mestre le biciclette rappresentano un mezzo più agile e flessibile per effettuare le consegne, più facile da parcheggiare e non soggetto a limiti di circolazione: da questo ne traggono vantaggio soprattutto le attività nelle zone pedonali che fino a qualche mese fa erano raggiungibili con i mezzi motorizzati solo al mattino». Con la bici cargo, dicono da Gls, «recapitiamo circa 70 spedizioni al giorno (per bicicletta), per un totale in media di 150 spedizioni quotidiane che rappresentano quasi il 20% delle consegne nel Comune di Venezia; di queste circa il 30% pesa meno di 5 chilogrammi». E visto che l’esperimento funziona, ci si investe: «Sì, è nostra intenzione potenziare il servizio effettuato con la bicicletta vista la flessibilità di consegna che questo mezzo ci sta offrendo».
Un’altra azienda è Postex Srl, che con il marchio “Triclò” fornisce corrieri in bici cargo per Dhl, Tnt e Brt (ex Bartolini) in varie città venete. Da dicembre sono a Mestre. Ermes Ros spiega: «Le biciclette possono passare nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali, senza problemi. Al Comune di Venezia abbiamo chiesto di attuare l’ordinanza in vigore a Padova dove si è concesso alle bici dei corrieri il passaggio nelle zone vietate ai cicli. Se venisse accettata, potremmo passare anche in piazza Ferretto». Su Mestre la “Triclò” lavora per Dhl con un corriere mentre altri tre corrieri servono supermercati come Pam e Despar che forniscono la spesa a domicilio ai clienti. Ros non ha dubbi: «Il futuro vedrà sempre di più l’utilizzo della bicicletta. Noi siamo ancora una nicchia. Siamo dei pionieri ma il margine per lavorare c’è, eccome». Triclò propone anche tricicli a noleggio, con o senza conducente, per eventi, lanci di nuovi prodotti.
Alcuni anni fa proprio da Mestre era stata lanciata anche la “ciclopizza”, con i corrieri in bicicletta a consegnare le pizze fumanti di un locale di piazzale Donatori di Sangue che oggi ha cambiato gestione e nome ma continua a lavorare coi corrieri in bici per le consegne a domicilio.
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