La PaTreVe esiste già: «È stata creata sul territorio dai pendolari»
VENEZIA. La città metropolitana di Venezia nei fatti, almeno sul piano della mobilità, esiste da tempo e non è, come ha stabilito un recente decreto, solo sul territorio della Provincia, ma si estende anche in quelli di Padova e Treviso, formando la storica «PaTreVe». A sostenerlo è una ricerca della Fondazione Pellicani che ha rilevato come a decretare l'esistenza della «PaTreVe» siano stati i cittadini stessi con i loro spostamenti sui mezzi pubblici.
Il dato, presentato oggi, è il frutto di una ricerca, prima nel suo genere grazie al contributo della Regione Veneto specie per il trasporto su rotaia, che fa parte di uno studio più ampio che dopo i trasporti (gomma-ferro), prenderà in considerazione anche 'l'uso del suolo’ e 'le nuove professioni’. La PaTreV e, secondo la ricerca, conta su ben 2.650.000 di abitanti che fanno ampio uso di mezzi pubblici per spostarsi, con Venezia e Padova che oltre ad essere punto di arrivo e partenza sono anche centri di scambio per altre direzioni. Sui mezzi pubblici si registrano 90mila spostamenti quotidiani di cui 40mila solo su treno pari al 73% complessivo di quelli dell'intera regione.
La nota dolente, sulla base di quanto emerso, sono i cosiddetti orari cadenzati per le fasce notturne, con i pendolari che lamentano collegamenti treno-autobus ritenuti inadatti. Sul trasporto emergono anche alcune curiosità come il fatto che ben 40 linee (14% del totale) siano in concorrenza tra loro e proprio questo diventa indice, per politici ed amministratori, dell'opportunità di integrare il trasporto tra le varie realtà per renderlo più efficace, recuperare risorse e quindi ampliare i servizi. Uno su tutti la bigliettazione unica, ad esempio, che semplificherebbe molto lo spostamento delle persone. Grazie a questo primo studio - pubblicato su un apposito sito on-line da oggi - e agli altri due pronti per fine estate - secondo i ricercatori - a politici ed amministratori sarà possibile capire l'evolversi di questa realtà e provvedere di conseguenza a rendere la PaTreVe un'area ancor più vicina ai propri cittadini e capace di essere il polo del Veneto ed oltre.
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