La Pasqua si chiude con un +6% sorridono gli albergatori jesolani
JESOLO. Pasqua con il segno più per il Lido di Jesolo, tenendo anche conto le previsioni meteo a dir poco incerte o che annunciavano solo piogge. I turisti hanno superato tutte le proiezioni dei giorni precedenti le festività. L’Aja aderisce al progetto di rilevazione H-Benchmark, sistema che permette di avere, praticamente in tempo reale, i dati dell’occupazione delle stesse strutture ricettive. Nel week-end di Pasqua, con 82 strutture aperte, rispetto alle 50 dello scorso periodo pasquale, si è registrata una occupazione degli alberghi pari al 76,3%, contro una previsione del 70%. Un aumento del 6% anche rispetto alla Pasqua 2016. Dei turisti presenti a Jesolo, la maggior parte, poco più del 50%, ha scelto camera con colazione. Un quarto ha optato per la mezza pensione, il 3,4% la pensione completa. Solo una minima parte (pari al 2%) ha chiesto solo di soggiornare. «Sono dati che confermano come la nostra città abbia una forte attrazione, anche quando le previsioni meteo non danno buone indicazioni, spesso smentite dal bel tempo», dice il presidente Aja, Alessandro Rizzante, «e questo è un ulteriore riconoscimento all’importante lavoro di promozione che stiamo facendo e della qualità dei servizi e della professionalità dei nostri imprenditori. E in generale al gioco di squadra che la città riesce a fare con tutte le parti coinvolte e che poi riescono a portare a questi risultati».
Ora i prossimi ponti. Secondo le rilevazioni di H-Benchmark, il week-end del 25 aprile prevede un’occupazione degli alberghi pari al 50% circa. Il week-end di inizio maggio registra un’occupazione del 60%. Dal 24 giugno a Ferragosto c’è già una certezza di occupazione degli alberghi pari al 65%, il che significa arrivare a consuntivo con una percentuale superiore al 90%, come già accaduto l’anno scorso.
«Dati importanti, ma che non ci devono far sedere sugli allori», aggiunge Rizzante, «perché il turismo è un comparto sempre in movimento, in continua evoluzione, che necessita di continui investimenti, non solo strutturali e di servizi, ma anche di promozione, marketing e comunicazione. Tutti noi imprenditori dobbiamo approfittare di questo momento per fare crescere la nostra località e al contempo investire su nuovi mercati».
Giovanni Cagnassi
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