La notte più buia del secolo: a Venezia 103 minuti di eclissi di luna

Oggi l’eccezionale fenomeno: dalle 21.30 alle 23.13 il satellite sarà oscurato. osservazione degli astrofili ai Murazzi, suonatori di cornamusa a Venezia
L'eclissi del 1997 a Venezia in una foto di Paolo Bonavoglia
L'eclissi del 1997 a Venezia in una foto di Paolo Bonavoglia

LIDO. Centotre minuti di buio totale faranno di venerdì 27 la notte più lunga del secolo. Oggi dalle 21.30 alle 23.13 il cielo cambierà aspetto e, per quasi due ore, al posto della sfera luminosa, vedremo un alone rossastro.

La Luna verrà infatti coperta dal cono d’ombra della Terra, lasciando la scena agli altri pianeti e alle altre stelle che spesso sono oscurati dal bagliore del nostro satellite. Il buio permetterà di osservare Giove, Saturno, Marte e Venere, senza tralasciare le bellissime costellazioni che caratterizzano il cielo estivo, come la Lira, il Cigno e l’Aquila. I più fortunati riusciranno anche a vedere la Stazione Spaziale che sorvolerà le nostre teste sulle 22.30.

Il fenomeno si potrà vedere da qualsiasi parte, ma per chi volesse osservarlo con gli esperti e da vicino, gli astrofili del Planetario del Lido organizzano una serata speciale ai Murazzi. L’appuntamento è alle 21.15 all’altezza di Ca’ Bianca, nel Piazzale La Fontaine. Da lì ci si sposterà sul lungomare, di fronte al Cason, dove verranno piazzati degli strumenti per osservare il cielo e le stelle.

Per chi rimane a Venezia invece due suonatori scozzesi di cornamusa suoneranno in Campo Ss. Giovanni e Paolo brani armonici alla luna.

«L’eccezionalità della lunghezza di questa eclissi» spiegano Maurizio Eltri ed Enrico Stomeo che da anni organizzano eventi e incontri al Planetario, nell’area dell’ex Luna Park «è data dal fatto che la luna si trova molto vicina all’apogeo, il punto più distante della sua orbita della Terra. Già da dopo il tramonto si inizierà a vedere il fenomeno, a Venezia sulle 20.23 circa. Abbiamo deciso di stare ai Murazzi perché è più buio e la luna sorge proprio da quella parte,dove si vede l’orizzonte».

La Luna apparirà rossa perché dobbiamo immaginare che il Sole, dietro alla Terra, forma attorno al nostro pianeta una sorta di alone del colore del tramonto. «Un altro fenomeno che si vedrà domani è Marte, il pianeta rosso, che in questo periodo appare vicinissimo alla Luna», proseguono «Per gli appassionati di fotografia ci sarà anche l’occasione di immortalare altri pianeti, come gli anelli di Saturno, Venere e Giove. Vicino a Giove si potranno vedere i satelliti scoperti da Galileo Galilei: Io, Europa, Ganimede e Callisto».

La Luna si è formata dall’impatto di un pianeta grande come Marte che ha urtato l’allora giovanissima Terra, causando miliardi e miliardi di frammenti che hanno dato poi vita al nostro satellite. «Se il tempo sarà bello» anticipano gli astrofili «si vedranno le stelle principali delle costellazioni del cielo estivo: Deneb del Cigno, Vega della Lira e Altair (aquila in arabo, ndr) dell’Aquila. Senza la luminosità della Luna molte stelle si potranno vedere anche con un semplice binocolo, quindi consigliamo a tutti di portarlo».

Il Planetario arriverà con due grandi strumenti: «Anche il pianeta rosso apparirà avvolto da un alone» spiegano «perché in questo periodo è attraversato da una tempesta di sabbia che rende difficile vedere la sfera perfetta». Sold out l’evento organizzato sul tetto del Mulino Stucky con il Circolo Astrofili Guido Ruggeri di Mestre.

Per i più romantici Eltri ricorda di prestare attenzione al bacio della Luna, scoperto da Filippo Zamboni nel 1912. Prima e dopo l’eclissi, ombre e luci dei crateri lunari saranno più accentuate, rendendo più evidente il profilo di due volti che, nell’immensità, si scambiano un dolce bacio. —


 

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